Copernico

March 20, 2018 | Author: Anonymous | Category: Scienza, Astronomia, Solar System
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VITA Mikolaj Kopernik (in italiano, Niccolò Copernico ; Toruń, 19 febbraio 1473 – Frombork, 24 maggio 1543) fu un presbitero e astronomo polacco famoso per aver portato all'affermazione la teoria eliocentrica, contribuendo così alla rivoluzione astronomica. Fu anche canonico, giurista, governatore, astrologo e medico. Fu sepolto nella cattedrale di Frombork nel 1543, in un punto per secoli non più identificabile. Nel 2005 archeologi polacchi iniziarono ricerche al di sotto del pavimento della cattedrale, rinvenendo infine una sepoltura. Applicando tecniche di medicina legale, tra cui la comparazione del DNA prelevato dai resti umani, con quello rinvenuto in alcuni capelli di Copernico trovati nei suoi libri, nel 2008 i ricercatori hanno potuto affermare con sicurezza di aver rinvenuto il corpo dell'astronomo. Il 22 maggio 2010, dopo che i suoi resti avevano viaggiato per settimane attraverso la Polonia, Copernico fu sepolto solennemente nella cattedrale di Frombork. Una lapide in granito lo identifica come il fondatore della teoria eliocentrica. La lapide reca una rappresentazione del modello copernicano del sistema solare, un sole d'oro circondato da sei dei pianeti. LA TEORIA COPERNICANA La sua teoria - che propone il Sole al centro del sistema di orbite dei pianeti componenti il sistema solare - riprende quella greca di Aristarco di Samo dell'eliocentrismo, quella opposta al geocentrismo, che voleva invece la Terra al centro del sistema. Merito suo non è l'idea, già espressa dai greci, ma la sua rigorosa dimostrazione tramite procedimenti di carattere matematico. La parte più importante della teoria di Copernico è l'ipotesi di un universo eliocentrico, con il Sole al centro delle orbite degli altri pianeti e la Terra decentrata. Fu pubblicato nel libro De revolutionibus orbium coelestium (Delle rivoluzioni dei corpi celesti) uscito nel 1543, l'anno della sua morte. Questa teoria diede inizio a quel processo di mutamenti scientifici chiamati Rivoluzione copernicana e che termina convenzionalmente nel 1687 con l'uscita dei Philosophiae Naturalis e Principia Mathematica di Newton. La visione copernicana, successivamente appoggiata da Galileo, fu per secoli considerata assurda perché poneva la Terra e dunque l'uomo in posizione decentrata, cioè non fondamentale nell'universo creato da Dio. Seguendo il pensiero di Aristotele, la Chiesa cattolica aveva adottato la teoria geocentrica, giungendo perfino a costringere Galileo all’atto di abiura. Nella visione copernicana il Sole è al centro, seguito nel moto da tutti i pianeti del Sistema Solare. In questo modo l'interpretazione dei moti celesti era semplificata e chiara.

IL SISTEMA ELIOSTATICO Il libro De revolutionibus è il punto di partenza di un mutamento didattico dal sistema geocentrico a quello eliocentrico e contiene gli elementi più importanti della teoria astronomica dei nostri tempi, comprese una corretta definizione dell'ordine dei pianeti, della rivoluzione quotidiana della Terra intorno al proprio asse, della precessione degli equinozi. La teoria di Copernico non era però senza difetti, o almeno senza punti che in seguito si sarebbero rivelati falsi, come per esempio l'indicazione di orbite circolari, anziché ellittiche, dei pianeti e degli epicicli. La teoria impressionò grandi scienziati come Galileo e Keplero, che sul suo modello svilupparono correzioni ed estensioni della teoria. Fu l'osservazione galileiana delle fasi di Venere a fornire il primo riscontro scientifico delle intuizioni copernicane. Il sistema copernicano può sintetizzarsi in sette principi, così come dal medesimo autore enunciati in un compendio del De rivolutionibus ritrovato e pubblicato nel 1878. Steso tra il 1507 e il 1512, nel De hypothesibus motuum coelestium commentariolus, Copernico presentò le sette petitiones che dovevano dare vita ad una nuova astronomia: 1. Non vi è un unico punto centro delle orbite celesti e delle sfere celesti. 2. Il centro della Terra non è il centro dell'Universo, ma solo il centro della massa terrestre. 3. Tutti i pianeti si muovono lungo orbite il cui centro è il Sole. Il centro dell'orbita terrestre è il centro dell'Universo (il sistema solare). 4. La distanza fra la Terra ed il Sole, paragonata alla distanza fra la Terra e le stelle del Firmamento, è infinitamente piccola. 5. Il movimento del Sole durante il giorno è solo apparente e rappresenta l'effetto di una rotazione che la Terra compie intorno al proprio asse durante le 24 ore, rotazione sempre parallela a sé stessa. 6. La Terra (insieme alla Luna, e come gli altri pianeti) si muove intorno al Sole ed i movimenti che questo sembra compiere (durante il giorno e nelle diverse stagioni dell'anno, attraverso lo Zodiaco), altro non sono che l'effetto del reale movimento della Terra. 7. I movimenti della Terra e degli altri pianeti intorno al Sole possono spiegare le stazioni, le stagioni e le altre particolarità dei movimenti planetari. Queste affermazioni rappresentavano l'esatto opposto di quanto affermava la teoria geocentrica, allora comunemente accettata. Esse mettevano quindi in discussione tutto il sistema di pensiero allora prevalente in filosofia e religione.

Copernico fu molto attento a non assumere atteggiamenti Il manoscritto del rivoluzionari, né con la sua Revolutionibus con la rappresentazione condotta di vita, né nelle sue dei moti dei pianeti opere. Da buon umanista, ricercò nei testi dei filosofi antichi un nuovo metodo di calcolo per risolvere le incertezze degli astronomi. Egli costruì una nuova cosmologia partendo dagli stessi dati dell'astronomia tolemaica e rimanendo ancorato ad alcune tesi fondamentali dell'aristotelismo: 1) perfetta sfericità e perfetta finitezza dell'Universo 2) immobilità del Sole data dalla sua natura divina 3) centralità del Sole per migliore posizione da cui può illuminare ogni cosa immediatamente. La maggiore semplicità ed armonia del sistema (argomenti con cui Copernico ed il discepolo Georg Joachim Rheticus difendevano la visione copernicana), era però più apparente che reale: per non contraddire le osservazioni, Copernico fu costretto a non far coincidere il centro dell'Universo con il Sole, ma con il centro dell'orbita terrestre; dovette reintrodurre epicicli ed eccentrici, come Tolomeo; dovette attribuire alla Terra un terzo moto di declinazione, oltre a quello di rivoluzione attorno al sole e di rotazione attorno al proprio asse (declinationis motus), per rendere conto della invariabilità dell'asse terrestre rispetto alla sfera delle stelle fisse. Copernico sostituiva Tolomeo e migliorava l'Almagesto sul piano dei calcoli, ricorrendo alla matematica pitagorica e conservando il presupposto metafisico della perfetta circolarità dei moti celesti. Non c'è traccia in Copernico di molti degli elementi a fondamento della "rivoluzione astronomica" (eliminazione di epicicli, eccentrici e delle sfere solide, infinità dell'universo), ma il De revolutionibus, pur non presentandosi come un testo rivoluzionario, aprì questioni che fecero franare l'intero sistema tolemaico, a causa del suo instabile equilibrio.

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