01. programma del corso

March 20, 2018 | Author: Anonymous | Category: Matematica, Algebra
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Analisi Matematica II Corso di Laurea in Ingegneria Edile / Architettura a.a. 2015 – 16

Testi di riferimento

1. Fusco N., Marcellini P., Sbordone C. : Elementi di Analisi Matematica due (versione semplificata), Liguori 2001 2. Bramanti M., Pagani C.D., Salsa S. : Analisi Matematica 2 , Zanichelli 2009 2. Barutello V, ed altri : “Analisi Matematica. Vol. 2”, Apogeo 2008

Manuale di esercizi Fusco N., Marcellini P., Sbordone C. : Esercitazioni di Matematica, vol. 2 ( parti I e II ), II ed., Liguori 1995.

Appunti messi in rete

Prerequisiti Gli argomenti di Analisi I e la parte di algebra lineare contenuta nei capitoli 3 e 4 del testo di riferimento n.3.

Programma iniziale Il programma effettivo potrebbe subire delle modifiche che saranno comunicate.

1.

Lo spazio Rn

Struttura vettoriale. Metrica, norma e prodotto scalare dello spazio euclideo. (*) Disuguaglianza di Cauchy-Schwarz. Prodotto vettoriale. Intorni. Successioni convergenti.

2

Calcolo differenziale per funzioni a più variabili

Cenni sulla struttura topologica dello spazio euclideo Rn : intorni, punti interni, esterni, di frontiera; insiemi aperti e chiusi, limitati, compatti, connessi per poligonali. Funzioni reali di n variabili reali: principali definizioni (in particolare campo di esistenza, grafici, linee o superfici di livello), limiti e continuità. Cenni sulle principali proprietà: in particolare, teorema di Weierstrass e teorema dei valori intermedi. Calcolo di limiti: analisi delle forme di indeterminazione. Calcolo differenziale. Derivate parziali e derivate direzionali. Gradiente di una funzione. Differenziale. Le funzioni differenziabili sono continue. Piano tangente. Teorema del differenziale totale. Funzioni ristrette ad una retta: la funzione F ( t ) = f ( X0 + t H ) ha come derivata la funzione F’ ( t ) = grad f ( X0 + t H ) ∙ H . Funzioni a gradiente nullo. Derivate successive. Funzioni di classe C1 e di classe Ck. Teorema di Schwarz. Formula di Taylor (al secondo ordine) con resto di Peano. Punti di massimo e di minimo assoluti e locali (o relativi): condizione necessaria del primo ordine (punti stazionari) e condizioni sufficienti del secondo ordine (matrice hessiana; autovalori della matrice). Massimi e minimi su compatti.

3.

Equazioni differenziali

L’equazione y’ = f ( x , y ). Il problema di Cauchy con condizione iniziale. Esistenza e unicità delle soluzioni in piccolo (cioè locale) : teorema di Peano, teorema di Cauchy. Esistenza e unicità in grande (cioè globale) . Il caso vettoriale. Equazioni differenziali lineari del primo ordine: esistenza e unicità in grande. Metodo di risoluzione. Struttura dell’insieme delle soluzioni. Equazioni differenziali del secondo ordine e di ordine superiore: esistenza e unicità dedotta da quella dei sistemi lineari del primo ordine. Struttura dell’insieme delle soluzioni. Caso particolare delle equazioni a coefficienti costanti: il metodo del polinomio caratteristico per l’equazione omogenea e quello dei coefficienti indeterminati (o delle funzioni simili) per l’equazione completa. Il metodo della variazione delle costanti arbitrarie per trovare una soluzione particolare dell’equazione completa del secondo ordine quando si conoscono due soluzioni indipendenti dell’omogenea. Matrice wronskiana: soluzioni indipendenti o dipendenti.

Equazioni a variabili separate. Integrale generale in forma implicita ed esplicita. Nel caso delle soluzioni in forma esplicita, intervallo di definizione e grafico delle soluzioni. Condizioni sotto cui vale il teorema di esistenza e unicità locale. Cenni sui sistemi differenziali lineari e loro risoluzione nel caso dei coefficienti costanti (riduzione ad un’equazione differenziale lineare).

4.

Calcolo integrale per funzioni a più variabili

Il caso n=2. Integrale di funzioni limitate su un rettangolo con lati paralleli agli assi: definizione, significato geometrico, integrabilità delle funzioni continue, integrali iterati ovvero formula di riduzione. Estensione al caso di insiemi con frontiera di misura nulla; in particolare, i domini normali rispetto ad un asse. Cambiamenti di variabile; in particolare, passaggio a coordinate polari. Matrice jacobiana della trasformazione di coordinate. Il caso n=3. Integrali tripli su domini normali rispetto ad un asse. Formule di riduzione: integrazione per fili o per sezioni. Cambiamento di variabili; in particolare, passaggio a coordinate cilindriche e a coordinate sferiche. Matrice jacobiana della trasformazione. Cenni agli integrali impropri, per funzioni non limitate o su domini non limitati.

5.

Curve del piano e dello spazio

Rappresentazione parametrica di una curva nel piano e nello spazio. Parametrizzazioni equivalenti. Orientamento della curva. Curve chiuse, curve semplici, curve regolari o regolari a tratti. Versore tangente. Derivata di una funzione su una curva. Lunghezza di una curva regolare o regolare a tratti. Integrali curvilinei. Insiemi connessi per archi. Funzioni a gradiente nullo. Campi vettoriali. Lavoro lungo una curva. Campi conservativi, potenziale. Un campo è conservativo se e solo se il lavoro non dipende dalla curva, ma solo dagli estremi. Un campo è conservativo se e solo se il lavoro sulle curve chiuse è nullo. Caratterizzazione dei campi conservativi su regioni semplicemente connesse (campi irrotazionali). Proprietà dei campi irrotazionali. Il teorema di Gauss-Green. Il teorema della divergenza di Gauss e quello di Stokes nel piano.

6.

Superfici

Rappresentazione parametrica di una superficie. Parametrizzazioni equivalenti. Versore normale. Derivate di una funzione su una superficie (funzioni composte). Area di una superficie regolare o regolare a tratti. Integrali di superficie. Cenni sull’orientamento di una superficie. Flusso di un campo attraverso una superficie. Il teorema della divergenza di Gauss e quello di Stokes nello spazio.

7.

Funzioni implicite

Funzioni implicite: curve (nel piano e nello spazio) e superfici definite in forma implicita. Cenni sul caso generale. Teorema del Dini nel caso delle curve piane. Derivazione implicita. Invertibilità locale di una trasformazione. Il metodo dei moltiplicatori di Lagrange.

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