FUNZIONI RIFLESSE DEL MIDOLLO SPINALE

March 21, 2018 | Author: Anonymous | Category: Scienza, Biologia, Neuroscienze
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FUNZIONI RIFLESSE DEL MIDOLLO SPINALE Il midollo, isolato dalle strutture encefaliche superiori possiede ancora un'autonomia funzionale notevole che consente l'integrazione di molti stimoli e l'attuazione di molti riflessi. i riflessi che possono esser evocati nell'animale spinale sono distinti in fasici, ritmici e posturali Riflesso estensorio E' l più semplice in quanto l'arco diastaltico o riflesso che lo sostiene è costituito da due sole unità neuroniche : una sensitiva e l'altra motrice (rifles: monosinaptico). Il neurone sensitivo (pseudounipolare o a T) ha una branca che innerva perifericamente la struttura propriocettiva del muscolo (fibra anulospirale del fuso neuromuscolare) mentre l'altra penetra nel midollo spinale e contrae rapporto sinaptico diretto con un motoneurone dislocato nelle corna ventrali. Il motoneurone integra l'informazione ricevuta, e con il suo prolungamento neuritico , attiva la contrazione del muscolo da cui è partito lo stimolo. Tale riflesso evolve rapidamente perché le anse dell'arco sono costituite da fibre di grosso diametro ad elevata velocità di conduzione (70-120 m/sec). Riflesso inverso da stiramento L'energico stiramento passivo di un muscolo ne provoca il rilasciamento, ciò è dovuto all'attività di recettori denominati organi tendinei del Golgi situati nel tendine. Ogni recettore, cui fanno capo da 3 a 25 fibre muscolari; convoglia lo stimolo tramite fibre ad un interneurone che libera un mediatore inibente (glicina) che iperpolarizza inibendolo, il motoneurone che innerva il muscolo da dove è partito lo stimolo. Riflesso flessorio Si ha con stimolazioni dei recettori dolorifici o termici di aree cutanee degli arti ant. e post. e consiste nella flessione sul tronco dell'arto stimolato o delle dita sul metatarso o metacarpo. con questo riflesso l'animale tende a sottrarsi allo stimolo dolorifico (riflesso fasico protettivo). Anatomicamente l'arco diastaltico di un riflesso flessorio consta di più unita neuroniche in quanto lo stimolo giunge al midollo con una fibra sensitiva che attraversa più unità neuroniche associative prima di giungere ai motoneuroni che daranno luogo alla risposta flessoria. Molti riflessi vengono utilizzati nella pratica cinica : Riflesso rotuleo, sopracarpale, sopratarsale riflesso del garrese - riflesso del pellicciaio- riflesso dorsale - riflesso caudale - riflesso mammario - riflesso scrotale - riflesso anale - riflesso cremasterico - riflesso bulbouretrale. Il midollo spinale oltre al coordinamento dei riflessi sopraddetti è pure sede dei centri riflessi che controllano le funzioni viscerali. Le vie afferenti ed efferenti di questi riflessi sono costituite per la maggior parte da fibre del sistema vegetativo

SISTEMA NERVOSO VEGETATIVO Con il termine sistema nervoso vegetativo, viscerale od autonomo si intende indicare il complesso di centri e fibre nervose che tengono sotto controllo, coordinandole, tutte le attività viscerali. Dal punto di vista morfologico-funzionale è organizzato alla stessa stregua del somatico : basa cioè la sua attività sull'arco riflesso, che non presenta differenze fondamentali da quello somatico consta infatti di una branca sensitiva afferente, di centri riflessi vegetativi situati a diversi livelli dell'asse cerebro-spinale e di una branca motrice o viscerale.  



Le vie afferenti originano da neuroni sensitivi a T situati nei gangli spinali . Le vie sensitive viscerali stabiliscono rapporti sinaptici con i neuroni dei centri vegetativi che hanno sede nel midollo spinale e nell'encefalo, dai quali originano le branche efferenti dell'arco riflesso. Le efferenti differiscono sempre ,risulta costituita di due neuroni tra loro in rapporto sinaptico . l'uno pregangliare con sede nella sostanza grigia dell'asse cerebro-pinale , l'altro postgangliare con sede nei gangli vegetativi che si trovano al di fuori dell'asse cerebropinale.

In base alla sede di origine della componente motrice il sistema vegetativo è stato suddiviso in due grandi sezioni: Ortosimpatico o simpatico che ha i suoi neuroni pregangliari efferenti situati nella sostanza grigia intermedio-laterale del midollo spinale, limitatamente al tratto toraco-lombare paravertebrali posti a ridosso dei corpi vertebrali , o in gangli prevertebrali (celiaco; mesenterico; plesso ipogastrico) comunque sempre ad una certa distanza dall'organo. Parasimpatico. ha i suoi neuroni pregangliari situati in due settori distinti del sistema nervoso centrale : l'uno a sede cranica (mesencefalo_ bulbo), l'altro a sede spinale in corrispondenza della sostanza grigia dei primi tre metameri sacrali. I neuriti postgangliari hanno il loro corpo cellulare nei gangli posti nelle immediate vicinanze dell'effettore o addirittura nello spessore della parete dei questo.(plesso di Auerbach e sottomucoso di Meissner). Il simpatico e il parasimpatico, in generale, partecipano entrambi all'innervazione degli stessi effettori viscerali ma l'azione da essi svolta risulta in molti casi antagonista. Diversi farmaci possono selettivamente esaltare od inibire ciascuno dei due sistemi (parasimpatico o simpatico mimetici o litici).mediatore chimico del simpatico è la noradrenalina e del parasimpatico l’acetilcolina

CENTRI VEGETATIVI DEL TRONCO DELL'ENCEFALO I più importanti riflessi che hanno i centri integratori situati nel tronco dell'encefalo: 









Riflesso della suzione : o Nei lattanti la zona riflessogena è data dalle regioni innervate dal II e II branca del trigemino e dal IX paio di n.c., la cui stimolazione determina una reazione comune dei muscoli delle labbra e delle guance e della lingua. Riflesso della chiusura della doccia esofagea : o Tipico dei poligastrici neonati viene evocato dal contatto del latte con la mucosa della parete posteriore del cavo orale e della faringe. le due labbra della doccia in questione , per contrazione della propria muscolatura formano un canale chiuso che porta il latte dall'esofago all'omaso-abomaso. il centro è nelle strutture vagali bulbari, nel nervo laringeo l'ansa afferente e nel vago quella efferente. Riflesso della deglutizione: o La zona riflessogena è data dall'istmo elle fauci e viene stimolata dal bolo e dai liquidi alimentari. la via afferente e data da fibre del glossofaringeo, del vago e del trigemino, il centro riflesso e dato dai neuroni del nucleo ambiguo mediante i quali vengono e inibiti i centri respiratori, le vie efferenti motrici sono contenute nel vago e glossofaringeo (mm velo palatino e faringe) trigemino (mm pavimento della bocca) facciale (mm elevatori velo palatino e stilo-joideo) ipoglosso (mm lingua e osso joide). Riflesso del vomito o Ha lo scopo di allontanare dallo stomaco eventuali sostanze tossiche introdotte con l'alimento o divenute tali per cattiva digestione. Il centro di questo riflesso ha sede nel bulbo. Riflessi digestivi specifici dei ruminanti o Sono rappresentati dalla eruttazione ruminazione motilità prestomacale, questi riflessi hanno i loro centri di integrazione nelle struttu re vagali del bulbo.

Altri riflessi integrati a sede bulbare sono quello della tosse e dello starnuto, entrambi hanno un significato difensivo e vengono evocati dalla presenza di sostanze irritanti nell'albero respiratorio.

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