Pelli e pellicce

March 20, 2018 | Author: Anonymous | Category: Scienza, Medicina, Dermatology
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PELLI E PELLICCE Sin dalla preistoria catturare un animale significava non solo nutrimento per il gruppo, ma anche protezione per il proprio corpo. Nel periodo paleolitico ci si copriva con pelli di foca, e nelle tombe di varie epoche storiche sono stati rinvenuti indumenti di pelle. Nelle epoche più antiche le pelli venivano rese più morbide con oli e grassi, gli Egiziani rivestivano letti e sgabelli di cuoio, e con Babilonesi e Persiani conoscevano già la concia vegetale (con il tannino), gli Arabi trasformarono la concia in arte. Con il trascorrere dei secoli la concia delle pelli ha subito grandi innovazioni. La concia delle pelli è nata a Solofra (in Campania) legata alla sua antica attività che era quella pastorale , è stata favorita dalla presenza sul posto di vegetali contenenti tannino (il castagno, la noce, il cerro), di rocce per la produzione della calce e di acqua. Inizialmente era praticata con sistemi rudimentali in fosse a cielo aperto (dette lontri, cantari o burrelli). Già all’inizio del Cinquecento la realtà artigiana della concia e della lavorazione della pelle era molto importante. PER PELLE S'INTENDE La membrana di natura proteica che riveste il corpo degli animali. Diversi animali forniscono pelli e pellicce all’industria dell’abbigliamento e dell’arredamento. La pelle robusta e di colore naturale chiamata cuoio si ricava dal bue (quella di maggior spessore, serve per fabbricare suole di scarpe, quella di minor spessore viene utilizzata per borse, valigie e coperture di divani e poltrone). I cuoi più morbidi e meno resistenti si ricavano dal vitello, dal capretto, dal montone e dal cinghiale e vengono comunemente definiti: PELLE (e vengono utilizzati per le tomaie delle scarpe, borse, portafogli, guanti e capi d’abbigliamento). La pelle non si ricava solo dai bovini, ma anche da rettili ecc., e quella di alcuni animali è ricoperta da una folta e morbida pelliccia, che è molto apprezzata per la confezione di costosi cappotti e giacche.

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SEZIONI, STRUTTURA E STRATI La pelle scuoiata si divide in diverse sezioni (o parti): 1) IL GROPPONE - o dorso dell’animale ,la parte migliore,la più omogenea (più costoso). 2) LA SPALLA - ricopre il collo dell’animale, irregolare e rigata (medio prezzo). 3) FIANCO - ricopre il ventre dell’animale, irregolare (economico). LA STRUTTURA della pelle (scuoiata) viene distinta in tre strati:La pelle è composta per l'1% dall'epidermide, per l'85% dal derma e per il 14% dallo strato sottocutaneo o "carne". La parte che interesserà la concia è esclusivamente il derma che diventa perciò cuoio. La crosta può essere rasata per ottenere lo scamosciato, o essere rifinita con materiali sintetici . EPIDERMIDE o FIORE È ricoperta da peli,squame,scaglie o penne.

DERMA È la parte più spessa, la pelle vera e propria, che dopo la concia viene chiamata cuoio.

SOTTOCUTE o CARNICCIO È la parte aderente al corpo dell’animale.

CICLO DI PRODUZIONE La pelle, ricavata dalle spoglie trattate di animali, prima della confezionatura deve subire una serie di trattamenti per non essere intaccata dal processo di putrefazione dovuto alla presenza di microrganismi.

ABBATTIMENTO - Gli animali da allevamento vengono macellati, quelli allo stato libero vengono cacciati. SCUOIATURA - Si effettua subito dopo l’uccisione dell’animale e varia a seconda le specie, si può fare a) a mano in quindici minuti b) Con scuoiatrici elettriche e pneumatiche in sei minuti c) A strappo con scuoiatrici Hide Deroller in un minuto PULITURA E PIEGATURA - La pelle dopo essere scuoiata, viene opportunamente tagliata secondo il tipo di parte di pelle da produrre. La pelle 2

stesa ,viene pulita da residui di grasso,viene poi piegata,accatastata pesata e inviata ai magazzini di raccolta e conservazione ALLA CONCERIA Prima di giungere della conceria, per garantire una buona conservazione durante le fasi di trasporto le pelli vengono conservate a 20 - 30o. Precedentemente, le pelli, hanno subito dei trattamenti conservativi: Sono state irradiate con raggi gamma, O picklate con acidi che eliminano le cause di putrefazione (metodi moderni), O disidratate e sterilizzate tramite la seccagione con salatura (metodi antichi), o con sostanze antisettiche. Le Concerie sono poste vicino a corsi d’acqua richiesta in abbondanza per le lavorazioni. Una pelle di qualità proviene sempre da un buon allevamento e da una conceria tecnologicamente all’avanguardia Il Rinverdimento - Una volta giunte alla conceria le pelli vengono immerse in un bagno di latte e calce o con soda o potassa per due, tre giorni (in cilindri di legno detti bottali) con lo scopo di eliminare le sostanze conservanti e conferire morbidezza e umidità, la durata non supera, nella generalità dei casi, le 12-24 ore. PREPARAZIONE ALLA CONCIA DEPILAZIONE E CALCINAZIONE - Con prodotti chimici (calce) o biologici (enzimi) si asportano dall’epidermide i peli e lo strato superficiale di pelle. SCARNATURA - Un cilindro munito di lame asporta carne e tessuti rimasti nel sottocute. SPACCATURA - La pelle viene tagliata. Orizzontalmente in due strati: il fiore, la parte superiore, più pregiata e la crosta , la parte inferiore di minor pregio. MACERAZIONE - vengono eliminate tutte le sostanze e i residui di calce, lasciando la pelle a bagno con particolari batteri. A questo punto la pelle è pronta per la concia vera e propria. CONCIA DELLE PELLI L’insieme di trattamenti che la pelle deve subire per essere lavorata conservata e rimanere morbida ed elastica prendono il nome di CONCIA e vengono effettuati nelle concerie (stabilimenti per la lavorazione del pellame). 3

La concia è l'insieme delle operazioni (consistenti in trattamenti chimici e meccanici) atte a rendere le pelli di alcuni animali, morbide e impermeabili, accrescendone contemporaneamente tenacità e resistenza. La concia consiste quindi, nel trattare la pelle con particolari sostanze che hanno la proprietà di reagire con le proteine che formano la pelle. In queste soluzioni le pelli dovranno rimanere da ventiquattro a settantasei ore . Nei Bottali le pelli assorbono le sostanze concianti che ne rivestono tutte le fibre (formando una specie di rivestimento attorno a tutte le cellule), e le rendono: CONCIA VEGETALE Con il Tannino Il tannino è un acido ricavato dalla corteccia di piante come quercia, castagno, abete, acacia, rovere utilizzato nella concia delle pelli...

CONCI A MINE RALE A base di composti di cromo (cromite) e di alluminio (olio di allume ecc.).

CONCIA ANIMALE Con olio di foca o olio di fegato di Merluzzo. La pelle viene immersa Nel bagno di concia, ed assorbe le sostanze impregnanti

imputrescenti, elastiche, morbide, flessibili, capaci di assorbire la traspirazione, isolanti termiche e inalterabili all’azione dell’acqua. Diversi sono i tipi di concia: RIFINITURA E FINISSAGGIO Dopo la concia la pelle viene tolta dai bottali e dopo un giorno di riposo viene messa al vento cioè spianata ad una macchina. Questa macchina esercita una forte pressione sulla pelle per mezzo di un cilindro a lame disposte in modo particolare il quale appiattisce al massimo la pelle. Le pelli sono sottoposte ad una serie di trattamenti di rifinitura (o finissaggio) che gli conferiscono l’aspetto definitivo: a) LA PALISSONATURA - conferisce morbidezza. La pelle successivamente viene cilindrata, questo macchinario conferisce alla pelle un fiore più fine. b) LA TINTURA - conferisce la colorazione richiesta. c) LA PRESSATURA - elimina diversità e rende liscia la pelle. d) SFIORATURA e SMERIGLIATURA - rendono la pelle scamosciata e) STAMPAGGIO - per riprodurre disegni. f) INGRASSO e LUCIDATURA g) VERNICIATURA e ZIGRINATURA 4

CICLO COMPLETO

PRODOTTI DI PELLE PRODOTTI DI CUOIO SCARPE(suole,solette,tomaie) Le pelli più importanti per il settore calzaturiero sono:di vacca, bue, toro, vitello, suini e capra. Ta le pelli bovine, quelle di vitello sono le più pregiate; le pelli ovine e caprine provengono dai paesi settentrionali dell’Africa, dall’America, dall’India e dalla Cina e sono adatte alla produzione di tomaie e fodere; BORSE,VALIGE, CINTURE, PORTAFOGLI di vitello,vitellone,capra e coccodrillo. PALLONI, GUANTONI, SELLE. di spalla di bovino. GIACCHE, PANTALONI, GUANTI, TAPPEZZERIE, di bovino leggere e resistenti (nappa), le pelli suine sono destinate in particolar modo per fodere di pelli. PELLI SPECIALI Le pelli di altri animali (non bovini), vengono conciate e lavorate. a) camoscio, b) daino, c) renna, 5

d) antilope, e) di serpenti, come il pitone o f) rettili come il coccodrillo; Per molte popolazioni (indiani del Nord America, nomadi, asiatici, africani e sudamericani) sono stati materiale di base per abitazioni (tende), abbigliamento e suppellettili. Le pelli scamosciate, oggi vengono utilizzate nell’abbigliamento (giacche, accessori ecc …) per il loro aspetto variegato o scamosciato, morbido e leggero. Le pelli di rettile, di serpente (provengono dai paesi tropicali) e vengono usate, anche se in proporzioni molto più limitate, nella produzione di calzature da donna, borse e cinture. PELLI ARTIFICIALI E SINTETICHE LE PELLI ARTIFICIALI - Si ottengono dagli scarti delle industrie di pelletteria, e sono: a) LE PELLI COMPRESSE - Composti di ritagli di pelle e cuoio amalgamati con adesivi e pressati. b) LE PELLI RIGENERATE - Sono ottime imitazioni di pelli naturali, ottenuti dalla rasatura di pelli conciate mescolate con il latice del caucciù (gomma naturale) pressato in fogli e lucidato. LE PELLI SINTETICHE - Si ottengono dalle fibre sintetiche (dal petrolio) e dal cloruro di polivinile (materia plastica). c) VINILPELLE - Strati di resina su un supporto di cotone (gli stessi usi della pelle). d) ALCANTARA - morbida, decorata e scamosciata (foderame, tappezzerie). LE PELLICCE Da alcuni animali cacciati o allevati appositamente si possono ricavare delle pelli che, conciate in modo appropriato, conservano il pelo o il vello e vengono confezionate per realizzare indumenti esterni detti appunto pelliccia; la qualità e preziosità di una pelliccia è data dal tipo di animale e dalla morbidezza, lucentezza e lavorabilità delle pelli che si utilizzano per la confezione di giacche, cappotti, colletti e cappelli. Dato che gli animali da pelliccia allo stato libero sono divenuti rari, la maggior parte delle pelli proviene da allevamenti industriali o qualche volta da traffici illeciti … e talvolta vengono utilizzati anche pellicce di cani e gatti. Le pelli da pelliccia subiscono una concia simile a quelle da cuoio, ma condotta in modo blando, esse vengono trattate in modo da mantenere in pelo uniforme, liscio, lucente e morbido. I processi di concia per pellicceria concia più impiegati che variano in relazione al tipo di pelle, sono: la concia all'olio, la concia all'allume, la concia alla crusca e la concia alla formaldeide. 6

Normalmente, si conciano separatamente il ventre e la schiena, oltre a rendere la pelle imputrescibile e impermeabile è fondamentale assicurare anche la conservazione dei peli e quindi i vari procedimenti hanno aspetto ed esigenze particolari. Il valore delle pellicce varia secondo il tipo di animale e alle caratteristiche del pelo; vi sono pellicce a: a) pelo corto, agnellino e persiano …; b) pelo medio, castoro e visone... ; c) pelo lungo come la volpe… L’industria italiana del settore è famosa in tutto il mondo GLI ALLEVAMENTI Numerosi sono gli animali la cui pelle è usata in pellicceria; eccone alcuni: Agnello, antilope, camoscio, cane, capra, castoro, Animale Numero di pelli cincillà, coniglio, donnola, ermellino, faina, foca, furetto, gatto, gattopardo, gazzella, Castoro 16 - 20 ghiro, ghiottone, giaguaro, leone, Cincillà 130 - 200 leopardo, lepre, lince, lupo, Ermellino 180 - 240 marmotta, opossum, orso, pantera, procione, puzzola, sciacallo, scimmia, Lince 8 - 18 scoiattolo, talpa, tasso, tigre, topo Lontra 10 - 20 muschiato, volpe, zebra, zibellino, ecc. Visone 30 - 50 Molte specie (come zibellini, visoni, cincillà, moffette, castori eccetera) Volpe 10 - 20 sono appositamente allevate per farne delle pellicce. Gatto 20 - 30 Gli animali in allevamento passano la vita costretti in gabbie piccolissime, patendo tutte le sofferenze Cavallino 6-8 connesse al vivere in questo genere di cattività, come Opossum 30 - 45 la mancanza quasi assoluta di libertà di movimento, l'impossibilità di seguire i propri istinti e di avere la loro normale vita sociale. PELLI PELLICCE E AMBIENTE La lavorazione del pellame richiede l’utilizzo di grandi quantità d’acqua. Le acque contenenti sostanze organiche e chimiche devono venire scaricate nei corsi d’acqua, quindi le concerie si possono catalogare tra le industrie più inquinanti.

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Negli stabilimenti conciari italiani queste acque reflue vengono smaltite insieme agli altri scarichi prodotti ed avviati ad impianti di depurazione per il trattamento delle acque di scarico. Oltre ai danni ambientale conseguenti alla concia (molte sostanze sono altamente inquinanti), l’uso delle pelli per confezionare pellicce ha comportato l’indiscriminata uccisione di varie specie e ha messo in serio pericolo la loro sopravvivenza. Ogni anno vengono ammazzati trenta milioni fra animali da pelliccia e anche cani, gatti, conigli ecc … Dal 1973, in base alla CITES (Convention on International Trade of Endangered Species) o Convenzione Internazionale di Washington, diverse specie feline sono state messe sotto protezione: leopardo, ocelot, lontra europea, ghepardo e foca non si possono più cacciare (sono diventati specie protetta) Non è indispensabile ricoprirsi di pellicce di animali selvatici, quando molti animali da pelliccia vengono allevati per questo scopo,senza alterare l’equilibrio ambientale. Da alcuni anni si trovano in commercio bellissime e calde pellicce ecologiche prodotte anche in fibre tessili naturali.

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