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March 20, 2018 | Author: Anonymous | Category: Scienza, Medicina, Psichiatria
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Indice Principali prestazioni e privilegi

3

Docenti e psicoterapeuti

5

Riunioni del Centro Clinico

6

Date esami diploma 2014-15

6

Moduli didattici Primo Anno AT ATSC 1-ATSC 2 C1-C3 Co1-Co5 G1-G3 IRT1 M0-M2

7 7 7 8-9 9-10 11-12 12 13

Moduli didattici Secondo Anno 14 D1-D2 14 F1-F3 14-15 G4 15 i1-i4 15-17 IRT 2 18 P1-P2 18 R1-R2 18-19 T1-T3 19 Caso Clinico 1 20

Moduli didattici Terzo Anno Caso Clinico 2 I5-i11 IRT3 O1-O4 VIC

21 21 21-23 23 24-25

Moduli didattici Quarto Anno Caso Clinico 3 d0-d9 F4-F5 Irt3

26 26 26-30 30-31 31

Organizzazione IFREP

32-39

Appendice 1

40

2

Programma 2015 Principali prestazioni e privilegi Prestazioni 3° e 4° anno A. Gli orari degli incontri didattici in maratona sono i seguenti: Venerdì: 14:10-19:00; Sabato: 8:55-13:00; 14:10-18:15 Domenica: 8:55-13:00 . . Gli incontri per il primo e il secondo anno sono 12. (252 ore) B. Agli incontri vanno aggiunte le Giornate Cliniche Internazionali che si terranno a Roma con il Prof. Matthias Sell il 13 Marzo e con il prof. Mario Mikulincer il 14-15 Marzo.

Per il terzo e il quarto anno le attività dei gruppetti sono sostituite dalle psicoterapie con i clienti affidati dal Centro Clinico e dalle relative supervisioni. Ci saranno 5 sabati extra maratona finalizzati alla supervisione dei pazienti del Centro Clinico: (50 ore) Psicoterapia breve con almeno due clienti per anno: (42 ore) Supervisione alla pari per le sedute dei due clienti: (92 ore)

(25 ore) Totale ore 3° anno Per il terzo e quarto anno oltre ai 13 incontri e alle giornate cliniche internazionali, ci saranno 5 sabati dedicati alle supervisioni e alle presentazioni e discussioni di casi clinici Le attività fuori sede sono pari a 43 ore (due maratone fuori sede) di attività in piccoli gruppi con verifica in sede. (43 ore) C. Prestazioni obbligatorie speciali: 1° e 2° anno Gruppetti autogestiti di esperienze di colloqui (80 ore nell’anno) . (80 ore) Totale ore 1° e 2° anno

400 ore

504 ore

Il quarto anno dovrà dedicare almeno 40 ore per la stesura della tesi scritta: (40 ore) Totale ore 4° anno

544 ore

Durante il secondo e il terzo anno tutti gli allievi devono fare un minimo di 30 ore di psicoterapia didattica personale con uno psicoterapeuta riconosciuto dalla scuola. Tali ore costituiscono un'integrazione a circa 300 ore di psicoterapia di gruppo svolte durante il quadriennio negli incontri programmati e fanno parte del programma di formazione.

D. Attività obbligatoria di ricerca Tale attività consiste nella compilazione di questionari e raccolta di dati in collegamento con il Centro Clinico. L'attività viene verificata per l'approvazione finale dal Direttore della scuola: Totale tirocinio interno

tempestivamente e direttamente il Direttore della scuola. F. Tutti gli allievi hanno accesso alle pagine riservate del sito htpp://www.irpir.it mediante una password da richiedere al capogruppo. G. Tutti gli allievi sono iscritti, senza ulteriori costi, all’associazione IRPIR, e tramite questa, alla Società Italiana di Analisi Transazionale, SIAT, e alla European Association for Transactional Analysis, EATA.

50 ore

E. Tirocinio esterno obbligatorio annuale per l’anno corrente. Ciascun allievo deve svolgere 100 ore di tirocinio in strutture esterne appartenenti al Servizio Sanitario Nazionale e convenzionate con la scuola, pena la perdita dell’anno accademico. Totale ore tirocinio esterno 100 ore

H. Durante l'anno di corso, ogni allievo riceve gratuitamente i tre numeri della rivista scientifica pubblicata da IRPIRIFREP: Psicologia, Psicoterapia e Salute.

Il tirocinio esterno va attuato entro l’anno di corso pena la perdita dell’anno accademico. Non esistono eccezioni a questa regola; in caso di dubbio consultare

I. Gli allievi godono del 30% di sconto sui libri e dispense editi dall’IFREP.

*

Docenti e Psicoterapeuti Lista dei docenti sistematicamente impegnati nella formazione degli allievi, durante tutti e quattro gli anni, per le terapie, per le supervisioni e per i casi presso il centro clinico.

Montixi Carla (CA)

MX § *

Nicolosi Luca (PN)

LN §

Onnis Annarita (CA)

AO § *

Papagni Pasqua (RM)

PP § *

Patrussi Silvia (AR)

SP § *

Piras Alessandra (CA)

PA §

Adriani Mara (RM)

AM § *

Pisano Pierluigi (CA)

GP § *

Andreini Cinzia (AR)

AC § *

Prosperi Alessandra (RM)

PR § *

Anfuso Iris (TV)

IR § *

Pulvirenti Amelia (RM)

AP § *

Angelucci Iolanda (RM)

IA § *

Riccioli Emilio (RM)

ER § *

Ardito Marianna (TP)

AA § *

Rizzi Maria (RM)

RZ § *

Barbon Raffaela (TV)

RB § *

Rossi Mariangela (RO)

MR § *

Bastianelli Laura (RM)

LB § *

Rosso Milena (RM)

MN § *

Bergerone Chiara (RM)

CB §*

Sanseverino Roberta (RM)

RS § *

Bevilacqua Teresa (RM)

TB §

Scabio Antonio (BL)

AS §

Bianchini Susanna (LT)

BS § *

Schietroma Sara (LT)

SH §*

Bodano Barbara (CA)

BB § *

Scoliere Maria (RM)

MS § *

Boscolo Fabrizio (RO)

BF §

Senesi Annacarla (RM)

SA § *

Bove Silvana (RM)

BO § *

Seriani Maria Livia (PN)

LS §

Branca Valentina (RM)

BV §

Spallazzi Domitilla (RM)

DS § *

Caizzi Cristina (RM)

CC § *

Tauriello Silvia (RM)

ST § *

Caradonna Stella (TP)

SC § *

Tosato Giulia (RM)

GT § *

Ceridono Davide (RM)

DC § *

Tosi M. Teresa (RM)

RT § *

Colantonio Romana (CS)

RC §

Vera Antonietta (CA)

VA § *

Corrias Emilia (CA) D'Alessandris Lucio (RM) D’Aversa Claudia (RM) De Luca M. Luisa (RM)

EC § * LD CA § * ML § *

Viale Daniela (CA)

DV § *

de Nitto Carla (RM)

CD § *

De Villa Davide (CA)

DD § *

Ferro Maria (FG)

MF §

Finistauri Mirella (TR)

FM § *

Focà Francesca (RM)

FF §

Fratter Nadia (RM)

FN § *

Frazzetto Tiziana (RM)

FT § *

Ruggeri Nadia

Fruttero Lucia (RM)

LF § *

Serio Filomena

Fulignoli Paola (LT)

PF § *

Galati Daniela (RM)

DG § *

Gianoli Ernesto (VE)

EG § *

Guarise Monica (PN)

MO § *

Gubinelli Massimo (RM)

GU § *

Iapichino Stefano (VE)

SI § *

Inglese Rita (RM)

RI § *

Iovine Alessandra (RM)

AJ §

Liverano Antonella (RM)

AL § *

Loi Elisabetta (CA)

EL § *

Lolli Danica (BO)

DL §

Lucarini Vincenzo (LT)

VL § *

Maffei Sandra (RM)

SM § *

Mameli Sabrina (CA)

MM §

Marsala Lilia (TP)

LM § *

Martorello Catia (PN)

KM § *

Mastromarino Raffaele (RM)

RM § *

Messana Cinzia (RM)

CM § *

Milizia Maria (RM)

MG § *

Montixi Anna (CA)

MA §

Docenti Master

Significato dei simboli §

Con i docenti contrassegnati dal simbolo indicato si possono fare le 30 ore di psicoterapia individuale. * Con i docenti PTSTA o TSTA contrassegnati dal simbolo indicato, si possono firmare i contratti di formazione per gli esami EATA.

Riunioni del Centro Clinico Nella sede di Roma le Riunioni del Centro Clinico si svolgono il Lunedì dalle ore 11:00 alle ore 13:00.

Roma 2015 Calendario delle Riunioni del Centro Clinico (Lunedì dalle ore 11:00 alle 13:00) 190 Gennaio (ST ) 15 Giugno (ST ) 9 Febbraio (ST ) 14 Settembre (ST ) 230 Marzo (ST ) 5 Ottobre (ST ) 23 Aprile (ST ) 16 Novembre (ST ) 18 Maggio (ST ) 14 Dicembre (ST )

Nelle sedi di Cagliari e Mestre le Riunioni del Centro Clinico si svolgono il venerdì dalle ore 11:15 alle ore 13:00. Cagliari 2015 Calendario delle Riunioni del Centro Clinico (Venerdì dalle ore 11.15 alle 13:00) 16 Gennaio DD 12 Giugno LF 13 Febbraio DV 18 Settembre DD 27 Marzo LB 9 Ottobre RS 17 Aprile DV 6 Novembre LB 22 Maggio DC 18 Dicembre DC

Venezia 2015 Calendario delle Riunioni del Centro Clinico (Venerdì dalle ore 11.15 alle 13:00) 16 Gennaio (RM) 12 Giugno (MR) 13 Febbraio (BS) 42 Settembre (IR) 27 Marzo (RB) 9 Ottobre (SI) 17 Aprile (CD) 20 Novembre (AC) 8 Maggio (KM) 18 Dicembre (RB)

Date esami 2015-16

19-20 giugno 2015: esami di diploma. 30 aprile 2015: scadenza per la consegna del caso clinico.

22-23 gennaio 2016: esami di diploma. 15 novembre 2015: scadenza per la consegna del caso clinico.

SSPC- IFREP Moduli didattici per il PRIMO anno

I contenuti teorici specifici del quadriennio di formazione sono raccolti in una serie di moduli teorico-applicativi affrontati nelle presentazioni teoriche, nelle applicazione tecniche e nelle contestualizzazioni delle elaborazioni degli interventi terapeutici nei gruppi. I moduli sono espressione degli insegnamenti di base e caratterizzanti di ogni corso. Per ogni modulo è indicato il contenuto generale, una bibliografia di letture richieste e una bibliografia di letture consigliate. Diversi moduli richiedono specifiche esercitazioni pratiche e in alcuni casi ampliamenti che costituiscono crediti aggiuntivi di alcuni aspetti della teoria. Ogni modulo è contrassegnato con una sigla che appare davanti al titolo del modulo. Tale sigla è usata per indicare nel calendario delle lezioni quale modulo sarà affrontato durante un dato incontro teorico o teorico applicativo e quali letture dovranno essere fatte prima della discussione dei contenuti del modulo stesso. I moduli sono disposti in ordine alfabetico secondo la sigla identificativa che viene riportata sul calendario.

AT Introduzione Transazionale (Corso 101)

all'Analisi

Contenuto. Introduzione generale al modello dell'Analisi Transazionale. Tale introduzione servirà da quadro di riferimento di base per le unità di Analisi Transazionale. Letture richieste: Berne, E. (1971). Analisi Transazionale e psicoterapia. Roma: Astrolabio. Woollams, S. e Brown, M. (1998). Analisi Transazionale, Psicoterapia della

Persona e delle Relazioni. Assisi: Cittadella Editrice. Schlegel, L. (1989). What is Transactional Analysis? Transactional Analysis Journal, 28, 269-287 (Rielaborazione a cura di Perotto, N. (2011). Cos’è l’analisi transazionale? Psicologia Psicoterapia e Salute, vol. 17, n°1, 83-104). Letture consigliate: Stewart. I., Joines, V. (1990). L'Analisi Transazionale: guida alla psicologia dei rapporti umani. Milano: Garzanti. (Utile per le esercitazioni).

ATSC 1. Introduzione all'Analisi Transazionale Socio-Cognitiva Contenuto. L’impianto teorico dell’ATSC. Gli stati dell’Io nel modello dell’ATSC. Letture richieste: De Luca, M. L., Tosi, M. T. (2012). L’Analisi Transazionale socio-cognitiva: introduzione al modello di Pio Scilligo degli Stati dell’Io. Psicologia Psicoterapia e Salute, vol. 17 (1), 9-44. Scilligo, P. (2009). Analisi Transazionale Socio-Cognitiva. Roma: LAS cap. 1: Cos’è l’Analisi Transazionale Socio-Cognitiva. cap. 3: Gli stati dell’Io nell’Analisi Transazionale Socio-Cognitiva. cap. 4: Le definizioni prototipiche degli stati dell’Io. cap. 5: L’Analisi Strutturale del Comportamento Interpersonale.

ATSC 2. Dall'analisi strutturale e funzionale nel modello AT agli stati dell’Io Sé e Relazionali nel modello dell’ATSC. Contenuto. Il Genitore, l'Adulto e il Bambino in AT; il dialogo interno; la patologia degli

stati dell'io: la contaminazione e l'esclusione; diagnosi e gestione dei rinforzi (carezze). Gli elementi fondamentali degli Stati dell’Io Relazionali e degli Stati dell’Io Sé. Letture richieste: Liverano, A., Piermartini, B. (2010). L’Adulto integrante e le sue implicazioni nella relazione terapeutica. Psicologia Psicoterapia e Salute, vol.16 (1), 24-55. Scilligo, P. (a cura di) (2005). Clinica integrata. Vol. 2. Roma: IFREP. cap. 8 Trautman, R., & Erskine, R. L’analisi degli Stati dell’Io. cap. 9 Clarkson, P, & Gilbert, M. Il modello originale di Berne degli Stati dell’Io: alcune considerazioni teoriche. Scilligo, P. (2009). L’Analisi Transazionale Socio-Cognitiva. Roma: LAS: cap. 6: Gli Stati dell’Io Sé. cap. 7: Gli stati dell’Io Relazionli. cap. 8: Definizione del Bambino. cap. 9: Definizione dell’Adulto. cap. 10: Definizione del Genitore. Letture consigliate Horowitz, Mardi J. (ed.). (2001). Schemi persona e modalità di relazione disfunzionali. Roma: LAS. cap. 1 Horowitz, M. J. Gli schemi persona. Scilligo, P. (2004) La nuova sinfonia dei molti sé. Roma: LAS. cap. 7: Stati dell’Io e correlati neuronali.

C1 Introduzione generale alla concezione cognitivo-sociale e costruttivista della persona Contenuto. I presupposti dell’evoluzione dei principali approcci cognitivisti. Problemi attuali in ambito cognitivista: l’attività cognitiva non cosciente (l’inconscio cognitivo); la metacognizione; tipi di memoria e di conoscenza (procedurale e dichiarativa, episodica e semantica, implicita ed esplicita);

rapporto tra i processi cognitivi e le emozioni. La RET di Ellis. Le principali correnti costruttiviste e i loro risvolti clinici. Letture richieste: Lenzenweger, M.F., Clarkin, J. F., (a cura di) (2006). I disturbi di personalità. Le principali teorie. Milano: Raffaello Cortina (pag. 43-59). Scilligo, P. (2005). Antologia I: Roma: IFREP. cap. 2. Gianoli. Sviluppi recenti delle psicoterapie cognitiva e costruttivista. Scilligo, P. (2009). Analisi Transazionale Socio-Cognitiva. Roma: LAS cap. 12: Il sé nelle teorie socio-cognitive. Cap. 13: Il Sistema di attaccamento negli adulti. De Luca, M.L. (2009). Psicoterapia e ricerca: dalla teoria alla clinica. Roma:LAS. cap. 3 De Luca, M. L. Analisi metapsi cologica e teoria del sé: AT ed altri mo delli a confronto. Scilligo, P. (a cura di). (1997). Orizzonti costruttivisti. Roma: IFREP. (capp. 1-2-13). Letture consigliate: Liotti, G. (2001). Le opere della coscienza. Milano Cortina (capp. 1 e 2). Kenny,V. La ricostruzione psicologica della vita: un'introduzione alla psicoterapia dei costrutti personali in: http://www.oikos.org/vincvita.htm Scilligo, P. (a cura di). (1997). Orizzonti costruttivisti. Roma: IFREP. (capp 4-10-1112). Sperry, L., (2000). I disturbi di personalità. Dalla diagnosi alla terapia cognitivocomportamentale. Milano: McGraw-Hill.

C2e Tecniche di intervento cognitivocomportamentale I Contenuto e pratica. Dalle strategie di intervento alle tecniche cognitivo comportamentale. Teoria e tecnica del

modellamento simbolico, del sé come modello, del modellamento partecipativo, della fantasia emozionale e del modellamento non manifesto. Letture richieste: Scilligo, P. (1992). Io e Tu, vol. 3: Strategie di intervento. Roma: IFREP (capp. 1, 2, 3, 4).

C3e Tecniche di intervento cognitivocomportamentale II Contenuto e pratica. Teoria e tecniche cognitivo-comportamentali: il modellamento cognitivo; la ristrutturazione cognitiva, il reinquadramento e l’inoculazione dello stress; la desensibilizzazione sistematica; le strategie di gestione di sé: l’automonitoraggio, il controllo dello stimolo e le auto-ricompense. La resistenza e strategie di gestione della resistenza. Letture richieste: Scilligo, P. (1992). Io e Tu, vol.3: Strategie di intervento. Roma: IFREP (capp. 5, 6, 7, 8, 9).

Esame sulle unità C1-3: sarà oggetto di esame scritto solo l’ unità C1. Tutte e altre unità saranno verificate attraverso le esercitazioni in sede.

Co1 Il modello della comunicazione

Cap. 1 Franta, H. Personalità: maturità, competenza e responsabilità. Scilligo. P. (2005). Antologia 2. Roma: IFREP. Prima unità. Franta, H, Colasanti, A, Mastromarino, R. Formazione al rapporto terapeutico (pagg. 1-29). capp. 4-8 (riprodotto con permesso, da Zucconi, A., Howell, P. Modelli di salute). Gazda, G. M . (1991). Sviluppo delle relazioni umane: un manuale per educatori. Roma: IFREP. E’ oggetto di esame solo il modello, non gli esercizi. Questo volume va letto e discusso negli esercizi in gruppetti di lavoro autogestiti tra una maratona e l’altra: circa 7 ore al mese. Letture consigliate: Franta, H., Salonia, G. (1990). Comunicazione interpersonale. Roma: LAS. Pratica: La comunicazione dell’emittente e introduzione alla parafrasi, costruzione di gruppi per esercitazioni a casa su esercizi tratti da “Formazione al rapporto terapeutico” e dal libro di “Ivey” cap. 1 e 2. Tutte le esercitazioni relative alle unità sulla comunicazione presuppongono lo studio di Ivey nei capitoli specificati in ogni unita di Co.

Co2 L'auto-esplorazione comunicazione

nella

Contenuto. I principi teorici del modello della Comunicazione in psicoterapia e nel counselling.

Contenuto: L'empatia di tipo riflettente in funzione dell'auto-esplorazione del cliente.

Letture richieste: Ivey, A., Ivey, M. B., (2004). Il colloquio Intenzionale e il Counselling. Roma: LAS (Cap. 1 e 2). Scilligo, P. (2005). Antologia 1. Roma: IFREP.

Letture richieste: Ivey, A., Ivey, M. B., (2004). Il colloquio Intenzionale e il Counseling. Roma: LAS. (Cap. da 3 al 6). Scilligo. P. (2005). Antologia 2. Roma: IFREP.

Seconda unità di Franta, H, Colasanti, A, Mastromarino, R. Formazione al rapporto terapeutico (pagg. 30-64). Letture consigliate Colasanti, A. R., Mastromarino, R. (1991). Ascolto attivo. Roma: IFREP. (pp. 1-21).

Grinder e assegnazione delle richieste per l’intensiva Co5.

letture

Letture richieste: Bandler, R., Grinder, J. (1981). La struttura della magia. Roma: Astrolabio. (Parte Prima).

Pratica: Verifica delle esercitazioni per casa. Esercitazioni Unità II: sull'empatia di tipo riflettente. Esercitazioni a casa sui capp. da 3 a 6 di Ivey.

Co5 Intensiva in sede. I modelli di Bandler e Grinder e di Egan

Co3 La comunicazione l'empatia avanzata

Contenuto. Una gran parte sull’analisi dei contenuti linguistici della narrazione, il resto sul modello di counselling di Egan. I modelli di Bandler e Grinder e il modello di Egan; l’uso di questi modelli come supporto per l’intervento terapeutico.

terapeutica:

Contenuto: L'empatia avanzata e gli interventi di supporto in funzione dell'autocomprensione e dell'espressione del cliente. La comunicazione non verbale. Letture richieste: Ivey, A., Ivey, M. B., (2004). Il colloquio Intenzionale e il Counseling. Roma: LAS. (Cap. da 7 a 11). Scilligo. P. (a cura di) (2005). Antologia 2. Roma: IFREP. (pp. 65-92). Letture consigliate: Colasanti, A. R., Mastromarino, R. (1991). Ascolto attivo. Roma: IFREP. (pp. 21-42; pp. 104-117). Pratica: Verifica delle esercitazioni per casa. Esercitazioni Unità III: l'empatia avanzata e interventi di sostegno. La comunicazione non verbale. Esercitazioni a casa sui cap. da 7 a 11 di Ivey e preparazione dei nastri per la verifica sulle competenze comunicative. Co4 L’analisi dei contenuti linguistici della narrazione Contenuto. I presupposti teorici di base del modello trasformazionale di Bandler e

Importante: Nella maratona precedente a quella codificata come “Intensiva in sede” verrà consegnato il materiale su cui esercitarsi.

Letture richieste: Bandler, R., Grinder, J. (1981). La struttura della magia. Roma: Astrolabio. (Parte Prima). Scilligo, P. (1994). La relazione di aiuto fondata sull'azione. Roma: IFREP (Parte Seconda per il modello di Egan). Scilligo, P. (a cura di) (2005). Antologia 1. Roma: IFREP cap. 12 de Nitto, C. La formula della magia: una griglia per l'osservazione e la supervisione in terapia. cap. 13 De Luca, M. L.. L'apprendista stregone: un video-nastro didattico per la psicoterapia. N:B: L’esame sulle unità della Comunicazione (da Co1 a Co4) comporterà una prova sulla teoria ed una sulla pratica. Per la pratica sarà effettuato una verifica relativa ad un nastro preparato dall’allievo. Preparazione del nastro per la verifica sulle competenze comunicative

Per la verifica su nastro occorre: - Registrare un colloquio svolto, con un collega del gruppo di formazione, della durata di 20-25 minuti; - Selezionare e trascrivere un frammento di 5-10 minuti del colloquio; - Preparare una breve presentazione del lavoro, specificando per il brano scelto, le tecniche utilizzate. N.B. Ai fini di un efficace svolgimento dell'attività è importante che l'audio della registrazione sia buono.

G1 Terapia della Gestalt: Principi di base. Il sé come sistema di contatto. I disturbi dei confini dell’Io Contenuto. Presupposti storico-filosofici della Terapia della Gestalt. Teoria della Personalità. Principi di base del modello terapeutico. Tecniche correlate ai principi di base. L'adattamento creativo secondario: la funzione adattiva dei disturbi dei confini dell'io. I disturbi dei confini dell'io. La griglia sulla Terapia della Gestalt. Letture richieste: Scilligo. P. (2005). Antologia 1. Roma: IFREP. cap. 4 Perls, F. S., et al. Il sé, l'io, l'es e la personalità. cap. 5 Perls, F. S., et al. Adattamento creativo I: contatto preliminare e instaurazione del contatto. cap. 6 Perls, F. S., et al. Adattamento creativo II: contatto finale. cap. 8 Clarkson, P. Disfunzioni e disturbi nel ciclo. cap. 9 Cecchini G., Macciocchi A. La terapia della Gestalt: una griglia di osservazione. Scilligo P., (2006) Gestalt e Analisi Transazionale. Vol. 1 Roma: IFREP. cap. 1 Perls, F, Terapia della Gestalt e potenzialità umane. cap. 2 Perls, F., Teoria e tecniche della integrazione della personalità.

cap. 3 Simkin, J. La terapia della Gestalt. Scilligo, P. (a cura di). (1983). Gestalt e Analisi Transazionale: principi e tecniche, Vol. 2. Roma: LAS. cap. 3 Beisser, A. La terapia paradossale del cambiamento.. cap. 4 Perls, L. Appunti sulla psicologia del dare e del prendere.

Letture consigliate: Polster, E. , & Polster, M. (1986). Terapia della Gestalt integrata. Milano: Giuffré (Capp. 1, 2, 3, 4, 5, 9). Scilligo. P. (2005). Antologia 1. Roma: IFREP. cap. 3 Beltrame, P. e al. La terapia della Gestalt. cap. 10. de Nitto C., Mastromarino R. Dalla teoria alla pratica: un videonastro didattico. Pratica. Esercitazioni finalizzate allo scopo di cogliere il significato di alcuni punti centrali della teoria attraverso l'esperienza diretta. Gli esercizi riguardano la Consapevolezza del qui ed ora, il Contatto, la Polarità attiva, la Polarità passiva. G2 L’approccio esperienziale: tecniche microprocessuali nel cambiamento delle emozioni. I Contenuto. I principi generali del trattamento nell'approccio esperienziale al processo. Letture richieste Greenberg Leslie S., Rice Laura N., Elliott Robert (2000). I processi del cambiamento emozionale. Roma: LAS. cap. 6. I principi del trattamento per un approccio esperienziale al processo. cap. 7. Ciò che fa il terapeuta: le intenzioni e le modalità della risposta esperienziale. cap. 8. La rivelazione evocativa sistematica in presenza di un indicatore di un punto di reazione problematico.

cap. 9. La focalizzazione esperienziale per cogliere un senso provato non chiaro. cap. 10. Il dialogo tra le due sedie e le scissioni. cap. 11. La rappresentazione delle due sedie per le scissioni autointerrompenti. Pratica. I contenuti di Greenberg capp. 8, 9, 10, 11. Letture consigliate: Greenberg Leslie S., Rice Laura N., Elliott Robert (2000). I processi del cambiamento emozionale. Roma: LAS. (orig. 1993) capp. 1, 2, 3, 4, 5. Perls F. (1977). L'approccio della Gestalt. Testimoni oculari della terapia. Astrolabio, Roma (ed. orig. 1973) G3 L’approccio esperienziale: il cambiamento emozionale. Tecniche microprocessuali nel cambiamento delle emozioni. II Contenuto. Le emozioni, tipi di emozioni, l’alleanza con le emozioni nel processo di trattamento. Valutazione conclusiva e integrazioni riassuntive. Letture richieste: Greenberg Leslie S., Rice Laura N., Elliott Robert (2000). I processi del cambiamento emozionale. Roma: LAS. cap. 12 Il lavoro con la sedia vuota e i compiti incompiuti. cap. 13. La conferma empatica davanti ad un indicatore di intensa vulnerabilità. Scilligo. P. (2005). Antologia 2. Roma: IFREP. cap. 3 Scilligo, P. Alleanza con le emozioni. Scilligo, P. (2009). Analisi Transazionale Socio-Cognitiva. Roma: LAS cap. 15: Strategie di autoregolazione cibernetica del comportamento umano con riferimento all’ATSC.

cap. 18: I processi di regolazione emozionale e configurazione degli stati dell’Io. Letture consigliate: Bianchini, S. (1997). Eventi emotivi. Psicologia Psicoterapia e Salute, 3, 39-61. Greenberg, Leslie S., Safran, Jeremy D. (1987). Emotions in psychotherapy: affect, cognition, and process of change. New York: Guilford. cap. 6. Affective change process. cap. 8. Affective information processing in therapeutic change. cap. 9. Models of emotional processing in change events. Pratica: Esercitazione sui microprocessi di cambiamento emozionale (capp. 12 e 13).

IRT1 Intensiva in sede. La Terapia Ricostruttiva Interpersonale Contenuto. Analisi della narrazione del cliente: prospettive SASB e modello integrato degli Stati dell’Io (Scilligo). L’accentuazione deve essere sui 12 Stati dell’Io. Letture richieste: Benjamin, L. S. (2004). La Terapia Ricostruttiva Interpersonale (IRT): promuovere il cambiamento in coloro che non rispondono al trattamento. Roma: LAS. cap. 1 Introduzione e visione d’insieme. cap. 2 La formulazione del caso. cap. 3 A chi serve l’IRT? cap. 4. Analisi Strutturale del Comportamento Sociale (SASB). cap. 5 Fase 1: La Collaborazione con l’Alleato alla Crescita contro l’Alleato Regressivo. Scilligo, P. (2004). Modelli interpretativi e strategie di categorizzazione del comportamento, vol. 1. Roma: IFREP.

cap. 4 La narrazione come fonte di informazione affidabile sul sé. Importante: sono previste esercitazioni teoricoapplicative a partire dal libretto IRT 1 consegnato durante la maratona in sede.

Scilligo, P. (2009). La ricerca scientifica: tra analisi ed ermeneutica. Roma: LAS. cap. 11. Counselling, psicoterapia e counselling ecologico. Ivey, A., Ivey, M. B., (2004). Il colloquio Intenzionale e il Counseling. Roma: LAS. (Cap. 12, 13 e 14).

M0 Panoramica dei principali modelli terapeutici e ricerca in ambito psicoterapeutico

Letture consigliate: Edelstein, C. (2007). Il Counselling sistemico pluralista. Trento: Erikson;

Contenuto. Una panoramica dei principali modelli psicoterapeutici: somiglianze e differenze tra i modelli Comportamentale, Esperienziale, Cognitivo, Interpersonale, Psicodinamico. L’approccio integrato alla psicoterapia.

M2 Verifica Intensiva a casa (VIC). Modelli teorici di intervento a confronto

Letture richieste: Scilligo. P. (2005). Antologia 2. Roma: IFREP. cap. 1 Scilligo, P. (1996). La psicoterapia: storia, modelli, tendenze e orientamenti moderni (p. 95-126). cap. 2 Scilligo, P. L'approccio integrato nella psicoterapia (p. 127-163). Scilligo, P. (2009). La ricerca scientifica tra analisi ed ermeneutica. Roma: LAS. cap. 5. Tra scienza ed ermeneutica nella psicoterapia: un’analisi critica del naturalismo scientifico e vie di uscita.

M1 La consulenza psicologica integrata Contenuto e pratica. Un approccio integrato alla consulenza psicologica. Presentazione del modello ed esercitazioni pratiche con discussioni. Letture richieste: Scilligo. P. (2005). Antologia 2. Roma: IFREP. cap. 2 Scilligo, P. L'approccio integrato nella psicoterapia (p. 163-200). Scilligo, P. (2003). Conoscere il counselling, in Psicologia, Psicoterapia e Salute 2003, vol 9.

Contenuto e pratica. Unità finale a scopo integrativo delle competenze raggiunte durante l’anno: analisi comparata di brani di terapia con verifica in aula. Questa unità viene svolta in gruppi autogestiti con sussidi didattici e compiti a casa; farà seguito una verifica, in sede, del lavoro svolto. Importante: Nella maratona precedente alla VIC verrà consegnato agli allievi il libretto su cui esercitarsi.

cap. 2 Levinsohn, Sullivan, Grosscup, Terapia comportamentale: applicazioni cliniche. cap. 3 Young, Weinberger, Beck. Terapia cognitiva per la depressione.

SSPC-IFREP Moduli Didattici SECONDO anno

D1 Un modello depressione

interpersonale

della F1 La comunicazione nella famiglia

Contenuto. Il modello interpersonale di Klerman e Weissman: aree di insorgenza della depressione. Contratto e alleanza terapeutica. Pianificazione dell'intervento. La Hamilton Rating Scale. La depressione dal punto di vista psicodinamico. Simulate delle sedute intermedie e supervisione di cassette.

Contenuto. Principi di base della comunicazione all’interno della famiglia. Le differenze tra modalità comunicative problematiche e modalità comunicative funzionali.

Letture richieste: Klerman, G.L., Weissman, M. M., Rounsaville, B. J., Chevron, E. S. (1984). Psicoterapia interpersonale della depressione. Torino: Bollati Boringhieri.

Letture richieste: Bandler, J., Grinder, R, Satir, V. (1983). Il cambiamento terapeutico della famiglia. Roma: Borla. Andolfi M. (2003). Manuale di psicologia relazionale. Roma: Accademia di Psicoterapia della Famiglia. (capp. 4, 8, 9).

D2 La depressione secondo il modello Cognitivo-comportamentale

F2 Le fasi evolutive della famiglia e lo sviluppo del Sé

Contenuto. Schemi cognitivi, comportamentali e affettivi caratteristici della depressione. Il Beck Depression Inventory II. Uso delle tecniche e degli strumenti relativi al modello comportamentale. Schede dell’umore, schede degli eventi piacevoli e spiacevoli. Simulate delle sedute intermedie e supervisione di cassette.

Contenuto. Strutture del sistema familiare; il processo di differenziazioneindividuazione.

Letture richieste: Beck, A.T., Rush, A.J., Shaw, B.F., Emery, G. (1987). Terapia cognitiva della depressione. Torino: Boringhieri (capp. 1, 3, 4, 6, 7, 8,10,13,14,15). Scilligo, P. (2005). Modelli interpretativi e strategie di categorizzazione del comportamento, vol. 2. Roma IFREP. cap. 1 McClean, Terapia comportamentale: teoria e ricerca.

Letture consigliate Barcai, A. (1981). Un modello di sviluppo della famiglia. Terapia Familiare, 9, 3342. Bernardini, I. (1994). Genitori ancora: la mediazione familiare nella separazione. Roma: Editori Riuniti. Bradford, K.P. (1979). Epistemologia ecosistemica: un paradigma alternativo per la diagnosi. Terapia familiare, 6, 81-97.

Letture richieste: Andolfi M. (2003). Manuale di psicologia relazionale. Roma: Accademia di Psicoterapia della Famiglia. (capp. 2, 3, 5, 6).

Haley, J. (1976). Terapie non comuni. Roma: Astrolabio. Haley, J. (1983). Il distacco dalla famiglia. Roma: Astrolabio. Heynes, J., Buzzi, I. (1996). Introduzione alla mediazione familiare. Milano: Giuffré. Wynne, L. C. (1984). Epigenesi dei sistemi di relazione: un modello per comprendere il processo di sviluppo di una famiglia. Terapia Familiare, 16, 83-110.

Scilligo P. (1988). I sogni: una guida al futuro. Roma: IFREP. Letture consigliate: Perls F. S. (1980) La terapia gestaltica parola per parola. Astrolabio, Roma. Perls F. S. Baumgardner P. (1975) L'eredità di Perls. Doni dal lago Cowichan. Roma: Astrolabio. Perls F. S., Efferline R. H., Goodman, P. (1971) Teoria e pratica della Terapia della Gestalt. Roma: Astrolabio.

F3 Modelli teorici e di intervento con la famiglia

Pratica: Le esercitazioni sul sogno saranno effettuate tramite l’esperienza diretta di lavori sui sogni.

Contenuto. Confronto tra vari modelli teorici e focalizzazione sull'uso del modello strategico e del modello strutturale. Unità di clinica integrata “i” Letture richieste Cionini, L. (cura di) (1988). Psicoterapie. Modelli a confronto. Carocci. Hoffman, L. (1984). Principi di terapia della famiglia. Roma: Astrolabio. (capp. 4, 12, 14). Letture consigliate Giacometti, K. (1979). Terapia familiare: un modello di sviluppo e una proposta di classificazione. Terapia Familiare, 6, 7-32. Minuchin, S. (1977). Famiglie e terapia della famiglia. Roma: Astrolabio. Haley, J. (1985). La terapia del problem solving. Roma: NIS.

G4 Il lavoro sui sogni Contenuto. I significati dei sogni: panoramica dei diversi modelli con particolare riferimento al modello usato nella terapia della Gestalt. Il contatto con le proiezioni e l’espansione del sé come obiettivi di base del lavoro sui sogni. Le tecniche della terapia della Gestalt nel lavoro sul sogno.

Letture richieste:

Nelle unità “i“ si affrontano tematiche cliniche di base secondo un approccio integrato che tiene conto soprattutto dei modelli Psicodinamico, Esperienziale, Transazionale, Interpersonale e CognitivoSociale. Gli incontri teorici hanno lo scopo di guidare la lettura nell'ambito di questi modelli e proporre discussioni e riflessioni integrative e applicative. Si presume che le letture prescritte vengano fatte prima degli incontri teorici e delle discussioni e applicazioni pratiche. Per facilitare il reperimento dei contenuti delle letture, si farà uso di antologie di clinica integrata (i) e di raccolte di contenuti scelti, di solito reperibili tramite il sito www.irpir.it o la consultazione di volumi specifici presso la biblioteca dell'UPS.

i1

La metodologia clinica: pianificazione del trattamento e contratti

Contenuto. Strategie generali di pianificazione degli interventi. Applicazioni tecniche specifiche dell'AT. I contratti: livelli amministrativo,

professionale e psicologico. I diversi tipi di contratti. Letture richieste Berne, E. (1986). Principi di terapia di gruppo. Roma: Astrolabio, cap. 2. de Nitto C. (a cura di) (2006) L’arte della psicoterapia. Roma: LAS. cap. 7 de Nitto C., Strategie e tecniche di intervento : uno strumento per dare direzione al trattamento. cap. 8: James M. : Teoria del contratto e tecniche. cap. 9 Loomis M.: I contratti di cambiamento. cap. 10 de Nitto C. : Le fasi strategiche del contratto. cap. 12 Joines V.: Diagnosi e progetto terapeutico in A.T. cap. 13 de Nitto C.: La piramide della terapia. Scilligo, P. (2004). Modelli interpretativi e strategie di categorizzazione del comportamento, vol. 1. Roma IFREP. cap. 4 La narrazione come fonte di informazione affidabile sul sé. Letture consigliate de Nitto C. (a cura di) (2006). L’arte della psicoterapia. Roma: LAS. cap. 2 Erskine R.: La relazione terapeutica: teorie della motivazione e della personalità. cap. 5 de Nitto C: Orientarsi nella molteplicità dei linguaggi espressivi. cap. 6 Erskine R., Sintonizzazione e coinvolgimento: risposte ai bisogni relazionali.

i2 Analisi delle transazioni, dei sentimenti manipolativi, delle difese e dei giochi psicologici Contenuto. 1. Analisi degli Stati dell'Io Relazionali (ATSC); analisi delle transazioni: a) definizione, tipi di transazioni, diagrammi, regole della

comunicazione; b) le transazioni transferali e controtransferali; analisi delle relazioni, le opzioni o scelte alternative. 2. Analisi delle difese e dei giochi psicologici: definizione, caratteristiche, scopo e significato delle difese e dei giochi. 3. Analisi dei sentimenti manipolativi (spesso chiamati ricatti). Letture richieste: Scilligo, P. (2009). L’Analisi Transazionale Socio-Cognitiva. Roma: LAS: cap. 5: L’Analisi Strutturale del Comportamento Interpersonale (ASCI). cap. 7: Gli stati dell’Io relazionali. Berne, E. (1967). A che gioco giochiamo. Milano: Bompiani. Bianchini, S. (1999). Emozioni e giochi psicologici. Psicologia Psicoterapia e Salute, vol. 5, pp. 259-276. Bianchini, S., Scilligo, P. (a cura di) (1991). I premi Eric Berne. Roma: IFREP. cap. 2 Karpman, S. Favole ed analisi drammatica del copione. cap. 8 English, F. Ricatti e sentimenti reali: il fattore di sostituzione. Scilligo, P. (2004). Modelli interpretativi e strategie di categorizzazione del comportamento, vol. 2. Roma IFREP. cap. 1 Robert Plutchik, Una Teoria delle Difese dell’Io cap. 2 Peter Buckley, Le difese dell’Io: Una prospettiva psicoanalitica. cap. 3 Lorna Smith Benjamin, Buone difese garantiscono buoni vicini. Scilligo, P., (2004) Clinica integrata. Vol. 2. Roma: IFREP. cap. 2 William H, Holloway Ricatti. de Nitto, C. (2006) L’arte della psicoterapia. Roma: LAS. cap. 3 Zalcman, M. Analisi dei giochi e analisi del ricatto: visione d’insieme, critica e ulteriori sviluppi. Letture consigliate: Bianchini, S., Scilligo, P. (a cura di) (1991). I premi Eric Berne. Roma: IFREP. cap. 9 Karpman, S. Opzioni.

Scilligo, P., (2004) Clinica integrata. Vol. 2. Roma: IFREP. cap. 1 Eric Berne Significato patologico dei giochi. cap. 3 John James, Il piano di gioco. Scilligo, P., (2004) Clinica integrata. Vol. 2. Roma: IFREP. cap. 4 Stephen M. Karpman e Arlie D'Angelo, Sentimenti ricatti. cap 5 Bianchini, S., Il gioco psicologico: una reciproca costruzione del reale.

i3 Analisi degli schemi mentali: il copione Contenuto. Analisi del copione: a) definizioni e diagrammi; b) formazione ed elaborazione; c) tipi di classificazione; d) elementi descrittivi; e) diagnosi del copione: segni di copione, componenti somatiche, questionari di copione, scena infantile. Letture richieste: Scilligo, P. (2009). L’Analisi Transazionale Socio-Cognitiva. Roma: LAS: cap. 16: Configurazione degli Stati dell’Io Sé e Relazionali. cap. 18: Processi di regolazione emozionale e configurazione degli Stati dell’Io. Berne, E. (1979). "Ciao!". . . E Poi ? Milano: Bompiani. Parte II e cap. 11, 12, 15. de Nitto, C. (2006) L’arte della psicoterapia. Roma: LAS. cap. 4. Cornell, W. La teoria del copione di vita: una rassegna critica in un’ottica evolutiva. Scilligo, P. (2005) Clinica integrata. Vol. 1. Roma: IFREP. cap. 1. Erskine, R. Guarire il copione: comportamentale, intrapsichico e fisiologico. cap. 4. De Luca, M. L., Marletta, D. La rilevazione del copione: la scena infantile e il questionario. cap. 5. English, F. Fin dove i copioni? Tosi M.T. (2010). Storie narrate e vissute: il copione in una prospettiva narrativa.

Psicologia, Psicoterapia e Salute, vol. 16, 1 pp. 3-25. Letture consigliate Bianchini, S., Scilligo, P. (a cura di) (1991). I premi Eric Berne. Roma: IFREP. Steiner, C., Copione e controcopione. Bianchini, S., Scilligo, P. (a cura di) (1991). I premi Eric Berne. Roma: IFREP. Franklin E.E., L’OK corral: una griglia per andare d’accordo. Scilligo, P. (2005) Clinica integrata. Vol. 1. Roma: IFREP. cap. 6. Ferro, M. Il concetto di copione: revisione critica.

i4 Strategie e tecniche di intervento cognitivo-sociale Contenuto. Strategie di auto-regolazione nell'ATSC. Strategie comunicative. Le operazioni berniane. Il sistema dei sentimenti manipolativi. Il Minicopione come micro-schema emozionale. La facilitazione del cambiamento emotivo. Letture richieste: Scilligo, P. (2009). L’Analisi Transazionale.Socio-Cognitiva. Roma: LAS: cap. 14: Gli anelli di informazione di ritorno cibernetico dell’integrazione tra stati dell’Io Liberi e Protettivi. cap. 15: Strategie di auto-regolazione cibernetica del comportamento umano nell’ATSC. Berne, E. (1986). Principi di terapia di gruppo. Roma: Astrolabio (Cap 10). Bianchini, S., Scilligo, P. (a cura di) (1991). I premi Eric Berne. Roma: IFREP: cap.13 Erskine, R., Zalcman, M. Il sistema dei ricatti: un modello per l’analisi dei ricatti. Scilligo, P. (a cura di) (1983). Gestalt e Analisi Transazionale: principi e tecniche II. Roma: LAS. cap. 9 Kahler,T. Il minicopione. De Luca, M.L., Fruttero,L., Sevirio, L. (1988). Il Minicopione: una griglia per

l'osservazione del processo terapeutico. Polarità, 2, 175-190. Mastromarino, R. (1993). Integrazione tra le operazioni berniane e alcune tecniche proposte dalla Terapia Centrata sul Cliente e alla Terapia Cognitivista. Relazione presentata al XIX Congresso dell'Associazione Europea di Analisi Transazionale, Siena 1993.

IRT2 Intensiva in sede. Formulazione del caso e pianificazione del trattamento Contenuti. I principi di base per la formulazione del caso e la pianificazione del trattamento secondo la prospettiva della Terapia Ricostruttiva interpersonale. Letture richieste: Benjamin, L. S. (2004). La Terapia Ricostruttiva Interpersonale (IRT): promuovere il cambiamento in coloro che non rispondono al trattamento. Roma: LAS. cap. 2. Formulazione del caso. Importante: gli allievi si eserciteranno a partire dal materiale del libretto IRT 2.

P1 I criteri diagnostici del DSM-5 Contenuto. I criteri per la diagnosi dei disturbi dello spettro della schizofrenia e altri disturbi psicotici. Letture richieste: American Psychiatric Association (2014). DSM-5. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Milano: Cortina.

P2 I farmaci in psichiatria Contenuto. L’uso dei farmaci in psichiatria

Letture richieste: Rovetto, F. (2004). Elementi di psicofarmacologia per psicologi. Milano: Franco angeli (capp. 4, 5, 6, 8. Solo lettura capp. 10 e 11).

R1 La ricerca scientifica in ambito clinico Contenuto. Introduzione alla ricerca scientifica in psicologia clinica e in psicoterapia. L’analisi degli item (usando come contenuto l’ESPERO) e l’analisi fattoriale. Uso dei programmi Statistica. Letture richieste: Scilligo, P. (2009). La ricerca scientifica tra analisi ed ermeneutica. Roma: LAS: cap. 1: Tra scienza e arte nel costruire la persona. cap. 6: La base empirica della medicina alla ricerca di umanità e una psicoterapia naturalistica alla ricerca delle sue radici ermeneutiche. cap. 7: Scienza e formazione degli psicoterapeuti tra ricerca quantitativa e qualitativa: la necessità di un dialogo. Scilligo, P. (2005). La nuova sinfonia dei molti sé. Roma: LAS. cap. 13 Il questionario ESPERO delle ingiunzioni e delle controingiunzioni. Scilligo, P. (2004). Modelli interpretativi e strategie di categorizzazione del comportamento, vol. 1. Roma: IFREP. cap 8 Statistiche di base delle valutazioni psicologiche. cap. 9 L’analisi fattoriale.

Letture consigliate: De Luca, M. L. (2009). Psicoterapia e ricerca: dalla teoria alla clinica. Roma:LAS. cap. 4 Scilligo, P. La ricerca clinica e la prassi psicoterapeutica: una valle da colmare.

cap. 5 De Luca, M. L. Il terapeuta come scienziato locale. cap. 6 De Luca, M. L. Alcune riflessioni sulla ricerca in psicoterapia.

Letture consigliate Millon, T. (2008). MCMI-III Manuale di istruzioni. Firenze: Giunti OS. Millon. T. (2008). MCMI-III Manuale dell'adattamento italiano. Firenze: Giunti OS.

R2 Metodi quantitativi in psicologia clinica Contenuto. I procedimenti metodologici per spiegare le relazioni di causa sufficiente e necessaria. La validità interna ed esterna. L’analisi della varianza per piani di analisi a uno o più variabili indipendenti. L’effetto interazione. Letture richieste Scilligo, P. (1988). La ricerca in psicologia II: i quasi-esperimenti. Roma: IFREP. cap. 2 La validità interna. cap. 4 La validità esterna. cap. 7 Piani fattoriali di analisi e validità. cap.8 Tre prototipi di piani quasisperimentali. Scilligo, P. (1991). La ricerca in psicologia III: tecniche di analisi dei dati. Roma: IFREP. cap. 3 Analisi della varianza a una via. cap. 4 Piani fattoriali di analisi della varianza.

T1 Il questionario multiassiale clinico di Millon: MCMI-III Contenuto. La teoria evoluzionista dei disturbi di personalità ed altre condizioni cliniche. L'uso del questionario MCMI e del programmi che codifica del Millon Letture richieste Choca e Van Denburg (2004). Guida interpretativa del MCMI. Roma: LAS. Scilligo, P. (2004). Modelli interpretativi e strategie di categorizzazione del comportamento, vol.1. Roma IFREP. Cap 9 Bastianelli, L., Il Millon Clinical Multiaxial Inventory: il questionario clinico multiassiale di Millon, p. 168-180.

T2a e T2b L’ASCI (o SASB). Nella maratona in cui si insegna T2a e T2b si consegnerà agli allievi il libretto dei test su cui esercitarsi a casa e che sarà oggetto di verifica in T3.

Contenuto: Il modello dell'Analisi Strutturale del Comportamento Interpersonale (ASCI). L'uso dei questionari. La creazione del circomplesso a 8 cluster e a 12 Stati dell’Io Sé. Uso dei programmi anint1, anint2 e anint3. Letture richieste: Scilligo, P. (2005). La nuova sinfonia dei molti sé. Roma: LAS. cap. 9. Le superfici a 8 cluster del SASB e il questionario ANINT-A36 a 8 e 12 cluster. cap. 10 La dimensione transazionale e la dimensione evolutiva dell’ASCI. cap. 11 Gli Stati dell’Io Sé e i 12 raggruppamenti dell’ASCI. cap. 12 Gli Stati dell’Io Relazionali. Scilligo, P. (2009). L'Analisi Transazionale Socio-Cognitiva. Roma: LAS (cap. 17).

T3 + VIC (Verifica Intensiva a casa) L’ASCI e l’analisi dei profili in relazione ai disturbi di personalità ed altre patologie Contenuto. Il modello ASCI e i questionari ANINT come strumenti di autoosservazione e di osservazione dei processi interpersonali con riferimento soprattutto

alla diagnosi dei disturbi della personalità. L’osservazione delle ingiunzioni, le dimensioni fattoriali dell’ESPERO, relazione tra Espero, teoria di Bowlby e ASCI. L’inquadramento degli strumenti va collocata nel contesto di interventi di terapia breve e di counselling psicologico. Letture richieste: Benjamin, L. S. (1999). Diagnosi interpersonale e trattamento dei disturbi di personalità. Roma: LAS. cap. 1 Introduzione e panoramica. cap. 2 Storia e assunti di fondo. cap. 3 L’armonia della terapia. Goulding, M. & Goulding, R. L. (1983). Il cambiamento di vita nella terapia ridecisionale. Roma: Astrolabio. Cap. 2. Un panorama dell'AT (pp. 40-48) (le pagine riguardanti le ingiunzioni e le controingiunzioni). Bastianelli, D'Aversa, Scilligo, (2004). Le controingiunzioni come strategie protettive. Psicologia, Psicoterapia e Salute, 10, 1, pp.21-37. Scilligo, P.(2005). La nuova sinfonia dei molto sé. Roma: LAS. cap. 8. Lo sviluppo psicologico del bambino, dell’adolescente e del giovane adulto. cap. 13. Il questionario ESPERO. cap. 14. Le dimensioni fattoriali delle ingiunzioni. cap. 15. Il modello triadico del benessere. cap. 16. I profili dell’Anint a 12 cluster. Scilligo, Schietroma (2005). Il sistema di attaccamento negli adulti. PPS., vol. 11, 3, 299-339

Letture consigliate Horowitz, M. J. (2001). Schemi persona e modalità di relazione disfunzionali. Roma: LAS. cap. 16 Contributi dell’Analisi Strutturale del Comportamento Interpersonale (SASB) come ponte tra le Scienze Cognitive e le Relazioni Oggettuali.

Caso clinico 1: Preparazione all’esame scritto di diploma 1. Contenuto. Sezioni A, B e D dell’esame scritto: contenuti e metodo. L’etica nella professione. Letture consigliate: Codice Etico dell’EATA (sul sito dell’EATA: www.eatanews.org). Codice Deontologico degli Psicologi.

SSPC-IFREP Moduli Didattici per il TERZO anno

i6

Copione individuale, generazionale

familiare

e

Contenuto: I processi di trasmissione intergenerazionali nelle coppie. I processi relazionali della famiglia nella costituzione dei copioni.

Caso clinico 2: Preparazione all’esame scritto di diploma 2.

Letture consigliate: Makover, R. C. (1999). La pianificazione del trattamento in psicoterapia. Roma: LAS. Scilligo, P. (2009). La ricerca scientifica tra analisi ed ermeneutica. Roma: LAS. cap. 10. Le psicoterapie brevi. cap.11. Counselling psicoterapia e counselling ecologico.

Letture richieste: Scilligo, P., (2005). Clinica integrata, Vol. 1. Roma: IFREP. cap. 12 Milizia, M., Sabatini, N. Struttura familiare e copione nell’adolescenza. cap. 13 Bianchini, S., Tosi, M.T. Copione e contesto triadico. Scilligo, P. (a cura di). (1983). Gestalt e Analisi transazionale, Vol 2. Roma: LAS. cap.8 Ruth McClendon Mia madre guida un furgoncino. Andolfi M. (a cura di) (1999). La crisi della coppia. Milano: Raffaello Cortina ( capp. 13, 16).

i5 Lo sviluppo del sistema coppia

i7 Il cambiamento degli schemi mentali: la terapia della ridecisione

Contenuto. L’inquadramento del problema, contratto, definizione del problema, piano d’intervento e processo terapeutico, in un’ottica analitico-transazionale

Contenuto. Le fasi di sviluppo del sistema coppia. Letture richieste: Andolfi M. (a cura di) (1999). La crisi della coppia. Milano: Raffaello Cortina ( parte I). Bader, E., Pearson, P. (1987). A training manual on the Developmental Stage of couplehood. New York: Brunner, Mazzel. Bianchini, S. (2009). Stabilità della relazione di coppia e processi inconsci. Psicologia, Psicoterapia e Salute . Vol. 15, 2-3, pp. 103-122. Letture consigliate: Andolfi M. (a cura di) (1999). La crisi della coppia. Milano: Raffaello Cortina (parte 2).

Contenuto. Procedure generali per il cambiamento degli schemi persona ed altri schemi usando il modello ridecisionale come strategia di base per il cambiamento di schemi anche arcaici. Letture richieste: Bianchini, S., Scilligo, P. (a cura di) (1991). I premi Eric Berne. Roma: IFREP: cap 6 Crossman, P. Permesso e protezione. de Nitto C. (a cura di) (2006) L’arte della psicoterapia. Roma: LAS. cap. 1 de Nitto C., Il processo ridecisionale alla luce di una teoria integrata delle emozioni. Goulding, M., Goulding, R. L. (1983). Il cambiamento di vita nella terapia ridecisionale. Roma: Astrolabio.

Mastromarino R. (a cura di) (2006). Analisi transazionale: la terapia della ridecisione. Roma: LAS (capp. 1 e 7). Letture consigliate: de Nitto C. (a cura di). (2006) L’arte della psicoterapia. Roma: LAS. cap. 6 Erskine R. Sintonizzazione e coinvolgimento: risposte terapeutiche ai bisogni relazionali. Mastromarino, R. (2006). Analisi Transazionale: la terapia della ridecisione. Dalla teoria alla pratica e dalla pratica alla teoria. Roma: LAS.

i8 Tecniche di cambiamento degli schemi mentali: processi regressivi e rigenitorizzazione Contenuto. I contributi teorici della scuola schiffiana: simbiosi, ridefinizione, passività. AT e teorie delle relazioni oggettuali. L'intervento terapeutico: la genitorizzazione e la rigenitorizzazione. Aspetti critici: limiti della rigenitorizzazione. Letture richieste: Balint, M. & Balint, E. (1983). La regressione. Milano: Cortina (parte seconda). Schiff, J., e altri. (1980). Analisi Transazionale e cura delle psicosi. Roma: Astrolabio. De Luca, M. L. (2009). Psicoterapia e ricerca: dalla teoria alla clinica. Roma:LAS. cap. 9 Scilligo, P, Barreca, M.S., De Luca, M.L. Metodi di intervento e cambiamento nella struttura intrapsichica. cap. 11 De Luca, M. L. La terapia in regressione sistematica. cap. 12 Cavallo, C. A., Cecchini, M. G., De Luca, M. L. Il Gruppo di Parenting: una lettura secondo l’analisi

strutturale del comportamento interpersonale (ASCI). cap. 13 Coratti, B., & De Luca, M. L. Rigenitorizzazione: l’esperienza di un gruppo.

i9 Transfert e controtransfert Contenuto. La visione berniana del transfert e del controtransfert. I contributi teorici più recenti e la visione psicodinamica in AT. Transfert e controtransfert reattivo e proattivo. Tecniche per l'analisi del transfert nell'intervento terapeutico e nella supervisione.

Letture richieste: Bateman, A., Holmes, J. (1998). La psicoanalisi contemporanea. Teoria, pratica e ricerca. Milano: Cortina. (Cap. 5). Horowitz, M. J. (2001). Schemi-persona e modalità di relazione disfunzionali. Roma: LAS. cap. 7 Horowitz, M. J. et al. Il modulo del transfert di Freud a confronto con il Tema della Relazione Conflittuale Centrale (CCRT): alcune illustrazioni da due casi campione Scilligo, P., Bianchini S., (a cura di). I premi Eric Berne. Roma: IFREP. cap. 17. Scilligo, P., (2005). Clinica integrata, Vol. 1. Roma: Ifrep. cap. 9 Novellino, M. L’analisi ridecisionale del transfert nel processo di guarigione dal copione. cap. 10 Erskine, E. Transfert e transazioni: un’analisi critica. cap. 11 Clarkson, P. Attraverso lo specchio. cap. 14 Lucarini, V. Aspetti teorici e clinici del transfert in Analisi Transazionale. cap. 15 Tosi, M. T. Una valutazione clinica guidata del controtransfert. Scilligo (2009). L’Analisi Transazionale Socio-Cognitiva.

cap. 11: Memoria esplicita ed implicita nei processi transferali secondo l’ATSC. Weiss, J. (1999). Come funziona la psicoterapia. Torino: Boringhieri. capp. 5 e 6. Letture consigliate Gill, M. M. (1985). Teoria e tecnica dell'analisi del transfert. Roma: Astrolabio.

i10 La supervisione clinica Contenuto: Guida teorica e pratica nella supervisione clinica per il cliente e il supervisore. Letture richieste: Clarkson, P. (a cura di Scoliere, M.I) (2006). Training, supervisione e lavoro), Psicoloia, Psicoterapia e Salute, vol. 12, 3, 373-380. Mastromarino M. (2007). Un modello di supervisione. Psicologia, Psicoterapia e Salute, vol. 13, 2, pp.171-184. Mothersole, G. (a cura diNittoli, E.). Livelli di attenzione nella supervisione clinica. Psicologia, Psicoterapia e Salute, vol. 16, 2, pp. 267-289. Scilligo, P., (2005). Clinica integrata, Vol. 1. Roma: IFREP: cap. 8 Erskine, R. La supervisione della psicoterapia: un modello per lo sviluppo professionale. Scilligo, P. (1989). Un modello evolutivo per la supervisione nella consulenza psicologica e nella psicoterapia. Polarità, vol. 3, 1, 1-14. Tudor, K. (2002). Transactional Analysis Super-vision or Supervision Analysed Transactionally? Transactional Analysis Journal, 32, 39-55 . Letture consigliate Arlings, M. (1988) Supervision in Psychotherapy: an educational and experiment in integrative metalearning. T.A.J. 28, 3, 224-233.

i11 La psicoterapia di gruppo in un'ottica integrata Contenuto. Cenni storici sulla terapia di gruppo. Diversi approcci ed interventi nella psicoterapia in gruppo. Fattori comuni e specifici del terapeuta di gruppo. Elementi che caratterizzano i gruppi ben funzionanti. L'intervento nei gruppi secondo le diverse scuole di AT. Letture richieste Berne E. (1986). I principi di terapia di gruppo. Roma: Astrolabio (parte I). Moiso C. (1998). Il setting in psicoterapia di Gruppo. In Novellino M. L’approccio clinico dell’Analisi Transazionale. Milano: Franco Angeli. Scilligo, P. (1992). Gruppi di incontro. Teoria e pratica. Roma: IFREP (capp. 1- 3-4-5). Scilligo P. (2004). I gruppi: crescita, sviluppo evolutivo e strategie di intervento. Psicologia, Psicoterapia e Salute. Vol.10, n.2, 97-111. Letture consigliate Vercellino G. (2009). Analisi Transazionale. Il gruppo Psicoterapeutico. Antiche radici e Nuove letture. Torino: Trauben. Yalom, I.D. (2002). Teoria e pratica della psicoterapia di gruppo. Torino: Boringhieri.

IRT 3 Intensiva in sede. La realizzazione del piano di trattamento Contenuto: L’analisi del sé e la gestione di sé nella realizzazione del processo terapeutico. Confronto tra la realizzazione del processo terapeutico secondo il modello IRT ed il modello analitico-transazionale. Letture richieste: Benjamin, L. S. (2004). La Terapia Ricostruttiva Interpersonale (IRT): promuovere il cambiamento in coloro che non rispondono al trattamento. Roma: LAS.

cap. 3 Scegliere gli interventi. Letture consigliate: Benjamin, L. S. (2004). La Terapia Ricostruttiva Interpersonale (IRT): promuovere il cambiamento in coloro che non rispondono al trattamento. Roma: LAS. cap. 5 La collaborazione. cap. 6 Fase 2: Apprendere i modi di fare, da dove provengono e a cosa servono. cap. 7 Fase 3: Bloccare i modi di fare disfunzionali. cap. 8 Fase 4: Promuovere la volontà di cambiare. cap. 9 Fase 5: Apprendere nuovi modi di fare.

Importante: gli allievi si eserciteranno a partire dal materiale del libretto IRT 3.

O1 Introduzione alla teoria delle relazioni oggettuali Contenuto. Lo sviluppo della teoria delle relazioni oggettuali all’interno della psicoanalisi. Panoramica degli sviluppi recenti e l’approccio di Mitchell. Letture richieste: Mitchell, S. A. (1993). Gli orientamenti relazionali in psicoanalisi. Per un modello integrato. Torino: Boringhieri. (Cap. 1, 2, 5, 6, 9, 10). Bateman, A., Holmes, J. (1998). La psicoanalisi contemporanea. Teoria, pratica e ricerca. Milano: Cortina. (Cap. 1, 2, 3). Letture consigliate: Greenberg, J.R., Mitchell, S. A. (1986). Le relazioni oggettuali nella teoria psicoanalitica. Bologna: Il Mulino.

O2 Le relazioni oggettuali: aspetti evolutivi

Contenuto. Lo sviluppo del sé e dei modelli operativi interni secondo la teoria dell’attaccamento: i modelli evolutivi di Stern, Crittenden, Fonagy. Attaccamento e neuroscienze nel modello di Siegel. Letture richieste: Crittenden, P. (1999). Attaccamento in età adulta. Milano: Cortina. (Cap. 1 e 2). Fonagy, P., Target, M. (2001). Attaccamento e funzione riflessiva. Milano: Cortina (cap. 4). Pelanda, E. (A cura di) (1995). Modelli di sviluppo in psicoanalisi. Milano: Cortina. (cap. 13). Siegel, D. J. (2001). La mente relazionale. Neurobiologia dell’esperienza interpersonale. Milano: Cortina (cap. 1, 2, 3).

Letture consigliate: Gianoli, E. (1996). Attaccamento e psicopatologia I. Psicologìa, Psicoterapia e Salute.2, 235-262. Gianoli, E. (1997). Attaccamento e psicopatologia IL Psicologia, Psicoterapia e Salute, 3, 113154. Guidano, V.F. (1996). Lo sviluppo del sé. In: B.G. Bara (a cura di), Manuale di psicoterapia cognitiva, pp. 86-104.Torino: Boringhieri. Fonagy, P., Gergely, E.L., Target, M.. (2005). Regolazione affettiva, mentalizzazione e sviluppo del sé. Milano: Cortina. (capp. 1 e 3). Fonagy, P., Target, M. (2001). Attaccamento e funzione riflessiva. Milano: Cortina (cap. 3). Stern, D.N., (1987). Il mondo interpersonale del bambino. Torino: Boringhier’i (capp. 3-8). Stern, D. N. (2005). Il momento presente. Milano: Cortina. (capp. 5, 6, 7, 8).

O3 La formulazione del caso secondo Horowitz Contenuto lo schema mentale di Horowitz alla luce del modello integrato. Le basi teoriche del metodo di formulazione del caso. Il metodo elaborato da Horowitz per la rilevazione degli schemi mentali a

partire dalla narrazione del cliente. I passi della formulazione del caso.

Letture richieste: Horowitz, M.J. (2001). Schemi-persona e modalità di relazione disfunzionali. Roma: LAS (capp. 5, 7, 9). Letture consigliate: Horowitz, M.. J. (1997). Formulation. Washington,: American Psychiatric Press.

O4 (VIC) La formulazione del caso clinico in un’ottica integrata Contenuto. La molteplicità dei linguaggi espressivi del cliente: diverse chiavi di lettura teorica. Verso una formulazione integrata. Esercitazione su casi clinici. Letture richieste: de Nitto C. (a cura di). (2004) L’arte della psicoterapia. Roma: LAS. cap. 5. de Nitto. Orientarsi nella molteplicità dei linguaggi espressivi. Scilligo, P. (2009). L'Analisi Transazionale Socio-Cognitiva. Roma: LAS (capp. 16 – 17). Letture consigliate: Horowitz, M. J. (2001). Schemi-persona e modalità di relazione disfunzionali. Roma: LAS (cap. 13). Scilligo, P. (2006). Correlati analiticotransazionali degli Stati dell’Io in termini dimensionali nella rappresentazione cognitivo-sociale del Sé e dei processi relazionali. Psicologia Psicoterapia e Salute, 12, 111-154. Scilligo, P., & de Nitto, C. (2007). L’integrazione degli Stati dell’Io Liberi e Protettivi: i processi di autoregolazione emozionale. Psicologia Psicoterapia e Salute, 13, 217-258.

26 SSPC-IFREP Moduli Didattici per il QUARTO anno Caso clinico 3. La preparazione all’esame orale. Contenuto. Linee-guida per la scelta dei nastri d’esame, individuali e di gruppo.

Moduli sui disturbi della personalità e la psicopatologia Ognuna delle unità relative alle singole organizzazioni di personalità prevede: a) una descrizione del quadro clinico; b) la lettura che di tale quadro viene data in ambito psicoanalitico, cognitivista, interpersonale ed analitico transazionale; c) la presentazione delle linee-guida per l'intervento terapeutico specifico; d) la presentazione delle eventuali tecniche terapeutiche specifiche. Ad ogni unità di teoria corrisponde un'esercitazione durante la quale gli specializzandi analizzeranno materiale clinico con l'obiettivo di far pratica nel riconoscere gli indici diagnostici e nell'acquisire elementi utili alla pianificazione del trattamento. Gli specializzandi sono invitati a presentare materiale tratto dalla propria esperienza clinica, previo accordo con il docente.

d0 Introduzione ai disturbi di personalità Contenuto. Presentazione degli approcci psicoanalitico, cognitivista, interpersonale ed analitico transazionale ai disturbi di personalità. Letture richieste: Lenzenweger, M.F., Clarkin, J. F., (a cura di) (2006). I disturbi di personalità. Le principali teorie. Milano: Raffaello Cortina.

Young, J.E., Klosko, J.S., Weishaar, M.E. (2007). Schema Therapy. La terapia cognitivo-comportamentale integrata per i disturbi della personalità. Firenze: Eclipsi di Mindgest. (cap.1)

Letture consigliate Hoyt, M. F. (1989). Psychodiagnosis of personality. Transactional Analysis Journal, 19, 101-113. Joines, V. (1988). In de Nitto C. (2006). L’arte della psicoterapia. Roma: LAS. cap. 12 Diagnosi e progetto terapeutico in Analisi Transazionale. Joines, V. (1986). Using redecision therapy with different personality adaptations. Transactional Analysis Journal, 16, 152-160. Young, J.E., Klosko, J.S., Weishaar, M.E. (2007). Schema Therapy. La terapia cognitivo-comportamentale integrata per i disturbi della personalità. Firenze: Eclipsi di Mindgest. (capp. 3, 4, 5, 6)

d1

L'intervento sulle principali organizzazioni di personalità: i disturbi di personalità borderline e istrionico

Contenuto. Esemplificazione dei diversi quadri di riferimento teorici che verranno utilizzati per la lettura ed il trattamento dei disturbi di personalità. L' organizzazione borderline, il disturbo isterico ed istrionico negli approcci psicodinamico, cognitivo, interpersonale. Letture richieste: American Psychiatric Association. (2002), DSM-IV-TR. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali: Criteri diagnostici.Milano: Masson, Disturbo borderline e istrionico. Benjamin, L. S. (1999). Diagnosi interpersonale e trattamento dei disturbi di personalità. Roma: LAS. (capp. 5, 7). Bianchini, S. (a cura di) (1996). Guida clinica dei disturbi psicologici. Roma: IFREP. (cap. 9).

27 De Luca, M. L., (1998). Disturbi di Personalità: Kernberg, Millon e il DSM-IV. Psicologia Psicoterapia e Salute, 4, 183-192. Gabbard, G. O. (2002). Psichiatria psicodinamica. Milano: Raffaello Cortina. (cap. 15, 18). Linehan, M.M. (1993). Trattamento cognitivo comportamentale del disturbo borderline. Milano: Raffaello Cortina.(Parte seconda: capp. 3 e 4). Young, J.E., Klosko, J.S., Weishaar, M.E. (2007). Schema Therapy. La terapia cognitivo-comportamentale integrata per i disturbi della personalità. Firenze: Eclipsi di Mindgest. (capp. 7, 8, 9). Letture consigliate: Dimaggio G., Semerari A., (a cura di) (2003). I disturbi di personalità. Modelli e trattamento. Roma-Bari: Editori Laterza. (capp. 4, 5) Kernberg, O. F. (1995). Il trattamento psicoterapeutico dei pazienti borderline. In, J.Paris (Ed.), Il disturbo borderline di personalità.Milano: Raffaello Cortina. Millon, T. (1995). La personalità borderline: un'epidemia psicosociale. In, J. Paris (Ed. ), Il disturbo borderline di personalità. Milano: Raffaello Cortina. Moiso, C. (1987). Stati dell’Io e transfert. In, S. Bianchini e P. Scilligo (a cura di) (1991). I premi Eric Berne, pp 156-170 Roma: IFREP. Woods, K., Woods, M. (1982). Treatment of borderline conditions. Transactional Analysis Journal, 12, 288-300.

d2

Le organizzazioni narcisista e antisociale

di

personalità:

Contenuto. Le organizzazioni di personalità narcisista e antisociale: il quadro clinico, la lettura psicoanalitica, cognitivista e interpersonale-analitico transazionale; linee guida per l'intervento terapeutico specifico.

Letture richieste:

American Psychiatric Association. (2002). DSM-IV. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali: Criteri diagnostici. Milano: Masson. (Disturbo narcisistico e antisociale). Benjamin, L. S. (1999). Diagnosi interpersonale e trattamento dei disturbi di personalità. Roma: LAS. (capp. 6, 8). Gabbard, G. O. (2002). Psichiatria psicodinamica. Milano: Raffaello Cortina. (capp.16, 17). Young, J.E., Klosko, J.S., Weishaar, M.E. (2007). Schema Therapy. La terapia cognitivo-comportamentale integrata per i disturbi della personalità. Firenze: Eclipsi di Mindgest. (capp. 7, 10). Letture consigliate: Dimaggio. G. et al.(2003). La psicoterapia della personalità narcisista. In: G. Dimaggio e A. Semerari (a cura di). I disturbi di personalità. Modelli e trattamento (201-239). Roma-Bari: Editori Laterza. Samenow, S. E. (1980). Treating the antisocial: confrontation or provocation. Transactional Analysis Journal, 10, 247-251. Romingstang, E. F. (2001). Disturbi del narcisismo. Cortina. Kohut, H. (1986). Narcisismo e analisi del sé. Torino: Boringhieri.

d3

Le organizzazioni Schizoide e Schizotipica

di

personalità:

Contenuto. Le organizzazioni di personalità schizoide e schizotipico: il quadro clinico, la visione psicoanalitica, cognitivistainterpersonale e analitico-transazionale. Linee guida per l'intervento terapeutico. Letture richieste: American Psychiatric Association. (2002). DSM-IV. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali: Criteri diagnostici. Milano: Masson. (Disturbo Schizoide e Schizotipico).

28 Benjamin, L. S. (1999). Diagnosi interpersonale e trattamento dei disturbi di personalità. Roma: LAS. (cap. 14). Gabbard, G. O. (2002). Psichiatria psicodinamica. Milano: Raffaello Cortina. (cap. 14). Young, J.E., Klosko, J.S., Weishaar, M.E. (2007). Schema Therapy. La terapia cognitivo-comportamentale integrata per i disturbi della personalità. Firenze: Eclipsi di Mindgest. (cap.7).

d4

Le organizzazioni di personalità: Ossessivo-Compulsiva e Dipendente

Contenuto. Le organizzazioni di personalità ossessivo-compulsiva e dipendente: il quadro clinico, la lettura psicoanalitica, cognitivista e interpersonale-analitico transazionale; linee guida per l'intervento terapeutico specifico. Letture richieste: American Psychiatric Association. (2002). DSM-IV. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali: Criteri diagnostici. Milano: Masson. (Disturbo ossessivocompulsivo e dipendente). Benjamin, L. S. (1999). Diagnosi interpersonale e trattamento dei disturbi di personalità. Roma: LAS. (capp. 9 e 10). Bianchini, S. (a cura di). (1996). Guida clinica dei disturbi psicologici. Roma: IFREP. (cap. 5). Gabbard, G. O. (2002). Psichiatria psicodinamica. Milano: Raffaello Cortina Editore (cap. 19). Perris, C., McGorry, P.D. (2000). Psicoterapia cognitive dei disturbi psicotici e di personalità. Milano: Masson (cap. 19). Young, J.E., Klosko, J.S., Weishaar, M.E. (2007). Schema Therapy. La terapia cognitivo-comportamentale integrata per i disturbi della personalità. Firenze: Eclipsi di Mindgest. (cap.7).

Letture consigliate:

Carcione, A, Conti, L (2003). Il disturbo dipendente di personalità: modello clinico. In: G. Dimaggio e A. Semerari (a cura di) I disturbi di personalità. Modelli e trattamento(240-266). Roma-Bari: Editori Laterza. Carcione, A. (2003). Paziente ideale o paziente difficile? Il trattamento del Disturbo dipendente di personalità. In: G. Dimaggio e A. Semerari (a cura di) I disturbi di personalità. Modelli e trattamento (267-294). Roma-Bari: Editori Laterza. Guidano, V. F. (1988). La complessità del sé. Torino: Bollati Boringhieri. (cap. 10). Goulding, R. L., Goulding McClure, M. (1983). Il cambiamento di vita nella terapia ridecisionale. Roma: Astrolabio. (cap. 10).

d5 - L'organizzazione di personalità fobica e il disturbo di personalità evitante Contenuto. L' organizzazione di personalità fobica e il disturbo di personalità evitante: il quadro clinico, la lettura psicoanalitica, cognitivista e interpersonale- analitico transazionale; linee guida per l'intervento terapeutico specifico.

Letture richieste: American Psychiatric Association. (2002). DSM-IV. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali: Criteri diagnostici. Milano: Masson. (Disturbo fobico, Disturbo di Personalità Evitante). Benjamin, L. S. (1999). Diagnosi interpersonale e trattamento dei disturbi di personalità. Roma: LAS. (cap. 12). Bianchini, S. (a cura di). (1996). Guida clinica dei disturbi psicologici. Roma: IFREP (capp. 3 e 4). Gabbard, G. O., (2000). Psichiatria psicodinamica. Milano:Raffaello Cortina. (cap. 9 e 19). Wells, A. (1999). Trattamento cognitivo dei disturbi d’ansia. Milano: McGraw-Hill Libri Italia (cap. 7).

29 Young, J.E., Klosko, J.S., Weishaar, M.E. (2007). Schema Therapy. La terapia cognitivo-comportamentale integrata per i disturbi della personalità. Firenze: Eclipsi di Mindgest. (cap.7). Letture consigliate: Procacci, M., Popolo, R. (2003). Il disturbo evitante di personalità: il dolore di non appartenere. In: G. Dimaggio e A. Semerari (a cura di) I disturbi di personalità. Modelli e trattamento(294-325). Roma-Bari: Editori Laterza. Procacci, M., Petrilli, D., Dimaggio, G. (2003). Il trattamento del disturbo evitante di personalità. In: G. Dimaggio e A. Semerari (a cura di) I disturbi di personalità. Modelli e trattamento (326-359). Roma-Bari: Editori Laterza. Goulding, R. L., Goulding Mc Clure, M. (1993). Il cambiamento di vita nella terapia ridecisionale. Roma: Astrolabio (cap. 11). Guidano, V. F. (1988). La complessità del sé. Torino: Boringhieri. (cap. 8).

d6

I Disturbi di Personalità PassivoAggressivo e Paranoide

Contenuto: Il disturbo di personalità PassivoAggressivo e Paranoide: il quadro clinico, la lettura psicoanalitica, cognitivista e interpersonale- analitico transazionale; linee guida per l'intervento terapeutico specifico. Letture richieste: American Psychiatric Association. (2002). DSM-IV. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali: Criteri diagnostici. Milano: Masson. (Disturbo di personalità Passivo-Aggressivo, in appendice, disturbo di Personalità Paranoide). Benjamin, L. S. (1999). Diagnosi interpersonale e trattamento dei disturbi di personalità. Roma: LAS. (cap.11, 13 ). Bonds-White, F. (1984). The special it: the passive-aggressive personality. Transactional

Analysis Journal, 14, 2, 124-130; 14, 3, 180190. Gabbard, G. O., (2002). Psichiatria psicodinamica. Milano: Raffaello Cortina. (cap. 14). Hoyt, M. F. (1991). Psychodiagnosis of personality disorders. Transactional Analysis Journal, 19, 2, 101-113. Young, J.E., Klosko, J.S., Weishaar, M.E. (2007). Schema Therapy. La terapia cognitivocomportamentale integrata per i disturbi della personalità. Firenze: Eclipsi di Mindgest. (cap.7).

Letture consigliate Nicolò, G., Nobile, M.S. (2003). Il modello del disturbo paranoide di personalità. In: G. Dimaggio e A. Semerari (a cura di) I disturbi di personalità. Modelli e trattamento (360393). Roma-Bari: Editori Laterza. Nicolò. G. (2003). Il trattamento del disturbo paranoide di personalità. In: G. Dimaggio e A. Semerari (a cura di) I disturbi di personalità. Modelli e trattamento (394-432). Roma-Bari: Editori Laterza. Woods, K., Woods, M. (1975). A Handbook for treatment of paranoia. Transactional Analysis Journal, 5, 339-403.

d7

Le organizzazioni di personalità psicotiche Contenuto. L'organizzazione di personalità psicotica: il quadro clinico, la lettura psicoanalitica, cognitivista, interpersonale e analitico - transazionale; linee guida per l'intervento terapeutico specifico. Disturbi mentali organici. Letture richieste: American Psychiatric Association. (2002). DSM-IV, Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali: Criteri diagnostici. Milano: Masson. (Schizofrenia - Disturbi dell'umore - Sindrome e disturbi mentali organici).

30 Gabbard, G. O. (2002). Psichiatria psicodinamica. Milano: Raffaello Cortina, (cap. 7). Liverano, A. (1996). L'alleanza per il cambiamento. Atti del Convegno Nazionale di Analisi Transazionale 1996. (pp. 185194). Perris, C., McGorry, P.D. (2000). Psicoterapia cognitive dei disturbi psicotici e di personalità. Milano: Masson (cap. 1, 5, 11, 12). Letture consigliate: Reda, M.A. (1986). Sistemi cognitivi complessi e psicoterapia. Roma: NIS (cap. 7).

d8 - Il disturbo da stress post-traumatico e il Disturbo da Attacchi di panico Contenuto. Quadro clinico, la lettura psicodinamica, cognitivista, interpersonale e le lineeguida per l'intervento psicoterapeutico specifico. Letture richieste: American Psychiatric Association. (2002), DSM-IV. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali: Criteri diagnostici. Milano: Masson. (Disturbo da Stress PostTraumatico e il disturbo da Attacchi di Panico). Bianchini, S. (a cura di). (1996). Guida clinica dei disturbi psicologici. Roma: IFREP. (cap.1 e 2). Gabbard, G. O., (2002). Psichiatria psicodinamica. Milano:Raffaello Cortina. (Cap. 9). Horowitz, M. J. (2004). Sindromi di risposta allo stress. Valutazione e trattamento. Milano: Cortina. Giannantonio, M. (a cura di). (2003). Psicotraumatologia e psicologia dell’emergenza. Salerno: Ecomind (capp. 1, 2, 3). Sanseverino, R., Scilligo,P., Caizzi,C. (2007). Il disturbo da panico ed i profili dei 12 Stati dell'Io sé. Psicologia, Psicoterapia e Salute. Vol.13, 1, 33-50.

Wells, A. (1999). Trattamento cognitivo dei disturbi d’ansia. Milano: McGraw-Hill Libri Italia (cap. 5).

Letture consigliate Drell, M.J., Siegel, C.H., Gaensbauer, T.J. (1996). Disturbo Post-Traumatico da stress. In: C.H. Zeanah, Manuale di salute mentale infantile, Milano: Masson, (p.255-266). d9 - Il disturbo di identità Contenuto. La problematica generale del disturbo legato all’uso esteso della scissione del sé come protezione contro contesti traumatici di violenza continuativa soprattutto nell’infanzia. Accenno alle modalità di trattamento, che richiedono capacità insolite di intervento relazionale. Letture richieste: Gabbard, G. O. (2002). Psichiatria psicodinamica. Milano: Raffaello Cortina, (cap.10). Monteleone, J.A. (1999). Gli indicatori dell’abuso infantile: gli effetti devastanti della violenza fisica e psicologica. Scientifico Editori: Torino. Natilla, A. (2006). Il bambino abusato e dissociato. Roma: LAS. Letture consigliate: Bastianelli, L., Salvadori Amadei, L., Vizzone, (2004).Giù le mani: insegnamo ai bambini a proteggersi dall’abuso sessuale. Roma: IFREP. Gabel, M., Lebovici, S., Mazet, P. (1995). Il trauma dell’incesto. Torino: Centro Scientifico Editore. Liotti, G. (2004). Trauma, dissociation, and disorganized attachment three strands of a single braid. Psychotherapy: Theory, Research, Practice, Training 41, 472-486.

31 F4. Separazioni di coppia e nuove forme di famiglia Contenuto. Dalla separazione tra i coniugi alla collaborazione in quanto genitori: la mediazione familiare. La coppia adottante. Le coppie omosessuali. Letture richieste: Andolfi M. (a cura di) (1999). La crisi della coppia. Milano: Raffaello Cortina (parte IV).

F5. Le risorse della ridefinizione nella consulenza familiare Contenuto. Una prima consulenza in terapia familiare e le relative prime modalità di intervento nei confronti dell'individuo e della famiglia che necessitano di un invio. Letture richieste: Selvini Palazzoli, M., Boscolo, L., Cecchini, G., Prata, G. (1980). Ipotizzazione, circolarità, neutralità: tre direttive per la conduzione della seduta. Rivista di terapia familiare, 7, 7-19. Andolfi M. (2003). Manuale di psicologia relazionale. Roma: Accademia di Psicoterapia della Famiglia (cap. 5 e 7). Letture consigliate: Andolfi, M., Angelo, C. (1987). Tempo e mito. Torino: Boringhieri. Piperno, R., Purpura, M., Innocente, P. (1989). Terapia familiare - terapia individuale: scelte terapeutiche in un dipartimento di salute mentale. Terapia Familiare, 31, 56-63. Ugazio, V. (1989). L'indicazione terapeutica: una prospettiva sistemico-costruttivista. Terapia Familiare, 31, 27-40.

IRT 3 Intensiva in sede. La realizzazione del piano di trattamento Contenuto: L’analisi del sé e la gestione di sé nella realizzazione del processo terapeutico. Confronto tra la realizzazione del processo terapeutico secondo il modello IRT ed il modello analitico-transazionale. Letture richieste: Benjamin, L. S. (2004). La Terapia Ricostruttiva Interpersonale (IRT): promuovere il cambiamento in coloro che non rispondono al trattamento. Roma: LAS. cap. 3 Scegliere gli interventi. Letture consigliate: Benjamin, L. S. (2004). La Terapia Ricostruttiva Interpersonale (IRT): promuovere il cambiamento in coloro che non rispondono al trattamento. Roma: LAS. cap. 5 La collaborazione. cap. 6 Fase 2: Apprendere i modi di fare, da dove provengono e a cosa servono. cap. 7 Fase 3: Bloccare i modi di fare disfunzionali. cap. 8 Fase 4: Promuovere la volontà di cambiare. cap. 9 Fase 5: Apprendere nuovi modi di fare.

Importante: gli allievi si eserciteranno a partire dal materiale del libretto IRT 3.

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