Psicologia e pedagogia - Scuola di Studi Superiori \"Giacomo

March 20, 2018 | Author: Anonymous | Category: Scienze sociali, Antropologia
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Concorso di ammissione – a.a. 2009-10

Seconda prova scritta Psicologia e Pedagogia Classe delle Scienze umanistiche

Esempi di prove d’esame Traccia 1 Lo studente illustri un autore o una corrente della psicologia a lui noti. Traccia 2 Lo studente commenti il seguente brano e lo collochi nell’ambito della storia del pensiero psicologico. 1) Le emozioni servono a comunicare a noi stessi o agli altri cambiamenti, positivi o negativi, nei programmi di azione. […] In termini generali possiamo concludere che le emozioni integrano la cognizione e guidano la soluzione dei problemi posti dall’ambiente e dall’interazione con le altre persone. Esse modulano in vari modi (sospendono, limitano o integrano) l’azione della razionalità. Facendo così rendono possibile l’azione in un mondo incerto, ambiguo, e spesso potenzialmente troppo ricco di informazioni e di conflitti per le nostre capacità cognitive limitate. Se tuttavia l’equilibrio tra i meccanismi cognitivi e quelli emotivi si sposta troppo e finisce per favorire l’azione esclusiva della forza delle emozioni, allora possiamo giungere a forme di fissazione che ci impediscono di vedere le cose dal punto di vista degli altri. (P. Legrenzi, La mente, Il Mulino, Bologna 2002, p. 99 e p. 110) 2) […] il comportamento di attaccamento (evidente in particolare nella prima infanzia, ma osservabile lungo tutto il ciclo della vita) [è] quello che mostra una persona nel mantenere la prossimità e vicinanza a un’altra ritenuta in grado di affrontare il mondo in maniera più adeguata, che si manifesta in particolare in quelle situazioni in cui la persona è spaventata e che si attenua invece quando si ricevono delle cure. È osservabile in tutti gli esseri umani e ha una funzione biologica di protezione con una propria motivazione interna distinta dal comportamento alimentare e sessuale. Bowlby considera l’attaccamento che unisce il piccolo alla madre […] come una motivazione primaria, cioè un bisogno primario del bambino e non una conseguenza del soddisfacimento di bisogni alimentari o fisici. Per Bowlby il legame che unisce la madre e il bambino non si instaura sulla base del soddisfacimento dei bisogni primari (per esempio, la fame), piuttosto sulla base di predisposizioni innate e di continuità e stabilità di rapporto. (A. Lis, P. Venuti, C. Pazzeschi, La teoria dell’attaccamento: John Bowlby, in A. Lis, S. Stella, G.C. Zavattini, Manuale di psicologia dinamica, Il Mulino, p. 347)

Traccia 3 Lo studente illustri un autore o una corrente della pedagogia a lui noti. Traccia 4 Lo studente commenti il seguente brano di J. Dewey e lo collochi nell’ambito del pensiero dell’autore. …l’impulso o il bisogno di un individuo a partecipare ad un’impresa è un presupposto necessario perché la tradizione possa essere un fattore della sua crescita personale in capacità e libertà; e dobbiamo riconoscere anche che egli deve osservare per suo conto e sotto il suo personale punto di vista le relazioni tra mezzi e metodi impiegati e risultati conseguiti. Nessun altro può vedere per lui ed egli non può osservare soltanto in base a quanto viene ordinato, sebbene il retto modo di comandare possa guidare la sua osservazione e possa così aiutarlo a vedere ciò che ha bisogno di vedere. E se egli non ha un desiderio personale che lo stimoli a diventare carpentiere, se il suo interesse ad essere tale è superficiale, se è un interesse a non essere affatto carpentiere, ma è solo interesse ad ottenere un compenso in danaro tramite un lavoro, allora naturalmente la tradizione non penetrerà mai realmente nelle sue capacità e non le completerà. Rimarrà allora un insieme di regole meccaniche e più o meno insignificanti che egli è costretto a seguire, se deve avere un lavoro e ricavarne la paga. (J. Dewey [1926], Individualità ed esperienza, in J. Dewey J. [1954], Educazione e arte, Tr. it. in La Nuova Italia, Firenze 1977, pp. 22-23)

Bibliografia per l’ambito psicologico: A. Fonzi, Manuale di psicologia dello sviluppo, Giunti, Firenze 2001 L. Anolli, P. Legrenzi, Psicologia generale, Il Mulino, Bologna 2001 L. Mecacci, Manuale di psicologia generale, Giunti, Firenze 2001 R. Canestrari, A. Godino, Introduzione alla psicologia generale, Bruno Mondadori Editore, Milano 2002 P. Amerio, Fondamenti di psicologia sociale, Il Mulino, Bologna 2007 Bibliografia per l’ambito pedagogico: F. Pinto Minerva, F. Frabboni, Manuale di pedagogia generale, Laterza, Roma-Bari 2002 G. Chiosso, Novecento pedagogico, La Scuola, Brescia 1997 F. Cambi, Manuale di storia della pedagogia, Laterza, Roma-Bari 2003 J. Bruner, La cultura dell’educazione, Feltrinelli, Milano 2002 G. Acone, Antropologia dell'educazione, Brescia, La Scuola, 1997 G. Bertagna, Dall’educazione alla pedagogia. Avvio alla riflessione pedagogica, La Scuola, Brescia 2007 Corsi Michele, Come pensare l'educazione, La Scuola, Brescia 1997

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