Salicone - Agricoltura

March 20, 2018 | Author: Anonymous | Category: Scienza, Biologia, Neuroscienze
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Salicone (Salix caprea L.) CARATTERISTICHE Albero o arbusto alto 9-12 m., corteccia grigia, verdastra in gioventù, fessurata; fiorisce da marzo a maggio. E’ una specie pioniera delle vicinanze dei greti montani, dei macereti sotto le sorgenti, delle radure delle faggete più fresche e delle aie carbonili, contendendosi questi spazi dal terreno più acido e dalla maggiore luminosità con il pioppo tremolo ed il sorbo montano.

DIFFUSIONE Nelle Marche non è molto diffuso, cresce nei boschi di faggio ed in quelli misti di latifoglie submontane; non ha particolare esigenze di terreno, adattandosi anche a quelli temporaneamente secchi e pietrosi. Dimostra, ovviamente, maggiori accrescimenti nei terreni marnoso-arenacei

IMPIANTO E’ una specie accessoria e pertanto lo si può impiegare per ricostituire boschi naturaliformi delle fasce di vegetazione del castagno, del cerro e del faggio. E’ preferibile piantarlo per piccoli gruppi che non eccedano il 5 % della composizione del soprassuolo da costituire, nelle aree di margine dell’impianto, in quelle dal microclima più umido, dato il suo temperamento eliofilo, pioniero e moderatamente igrofilo. COLTIVAZIONE Segue le modalità d’impianto e le cure colturali del soprassuolo principale; non essendo molto longevo di solito si utilizza gradualmente con i diradamenti di medio turno a carico delle specie principali. IMPIEGHI I polloni ed i tronchetti di salicone, vengono adoperati, a seconda delle dimensioni, per legna da lavoro (zoccoli, imballaggi, trucioli, lavori d’intreccio) o per legna da ardere e carbone assieme alle altre latifoglie del piano e del bosco cui partecipa. AVVERSITA’ Non sono mai esiziali per la specie gli attacchi degli insetti defoliatori e dei funghi del genere Oidium. Più pericolosi gli stress derivanti dagli agenti metereologici (gelate tardive, neve pesante precoce e tardiva, prolungate siccità, prolungati ristagni d’acqua al calcio del fusto) , da insetti rodilegno e da funghi che causano di marciumi radicali e tracheomicosi. Altra avversità che lo può colpire è la propensione dei picchi nello scavare fori lungo il tronco degli esemplari adulti.

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